Il lavoro di Angelo Bertolazzi trova dunque qui la sua naturale collocazione, come contributo offerto alla ricerca nel campo della Storia della Costruzione in Italia ed anche del più esteso campo internazionale della Construction History. Un dominio di ricerca che, come riferito dallo stesso Poretti nell’incipit sopra richiamato, risulta ancora privo di una sua identificazione disciplinare e che proprio in ragione di tale mancanza impone una precisa codificazione degli statuti che ne legittimino la valenza scientifica, attraverso la ratifica dei paradigmi culturali, delle metodologie di indagine e degli esiti conseguiti. Seguendo tale assunto, due si crede essere i principali canali su cui instradare l’indagine: da un lato quello finalizzato alla lettura di un’opera per riconoscere le determinanti che correlano le istanze costruttive a quelle che ne decretano il giudizio di valore sul piano figurativo e del linguaggio architettonico; dall’altro quello sull’evoluzione storica dei modi di costruire, le tecniche e i materiali, nel rapporto posto con il luogo fisico e la dimensione temporale in cui sono collocate.
riccardo gulli (2017). Per una storia della Costruzione Moderna. Milano : Franco Angeli.
Per una storia della Costruzione Moderna
riccardo gulli
2017
Abstract
Il lavoro di Angelo Bertolazzi trova dunque qui la sua naturale collocazione, come contributo offerto alla ricerca nel campo della Storia della Costruzione in Italia ed anche del più esteso campo internazionale della Construction History. Un dominio di ricerca che, come riferito dallo stesso Poretti nell’incipit sopra richiamato, risulta ancora privo di una sua identificazione disciplinare e che proprio in ragione di tale mancanza impone una precisa codificazione degli statuti che ne legittimino la valenza scientifica, attraverso la ratifica dei paradigmi culturali, delle metodologie di indagine e degli esiti conseguiti. Seguendo tale assunto, due si crede essere i principali canali su cui instradare l’indagine: da un lato quello finalizzato alla lettura di un’opera per riconoscere le determinanti che correlano le istanze costruttive a quelle che ne decretano il giudizio di valore sul piano figurativo e del linguaggio architettonico; dall’altro quello sull’evoluzione storica dei modi di costruire, le tecniche e i materiali, nel rapporto posto con il luogo fisico e la dimensione temporale in cui sono collocate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.