Con il decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 145 è stata recepita la Direttiva 2013/30/UE relativa alla sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi, con cui la Commissione Europea ha fissato gli standard minimi di sicurezza per la prospezione, la ricerca e la produzione di idrocarburi in mare. Il decreto si inserisce in un quadro normativo già esistente in materia di sicurezza e di protezione del mare dall'inquinamento che ha finora garantito, attraverso una rigorosa applicazione e costanti controlli da parte delle strutture tecniche del Ministero dello sviluppo economico, in collaborazione con gli altri enti competenti, il raggiungimento dei più alti livelli europei di sicurezza per i lavoratori e l’ambiente, con incidenti e infortuni ben inferiori a quelli del complesso industriale produttivo. Tra le principali innovazioni introdotte dal decreto di recepimento vi è l’istituzione del Comitato per la sicurezza delle operazioni a mare. Il Comitato svolge funzioni di autorità competente con poteri di regolamentazione, vigilanza e controllo al fine di prevenire gli incidenti gravi nelle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi e limitare le conseguenze di tali incidenti; ha sede presso il Ministero dello sviluppo economico, dispone di un organismo centrale e di articolazioni sul territorio e si avvale delle strutture e delle risorse umane già previste a legislazione vigente. Opera con indipendenza dalla funzione di rilascio delle licenze per le operazioni a mare, funzioni svolte dalla Direzione generale per la sicurezza dell’approvvigionamento e per le infrastrutture energetiche (DGSAIE) del Ministero dello sviluppo economico.

Mesini, E. (2017). Il Comitato per la sicurezza delle operazioni a mare. Milano : Minisireo dello Sviluppo Economico, Direzione Generale per la Sicurezza anche Ambientale delle attività minerarie ed energetiche.

Il Comitato per la sicurezza delle operazioni a mare

Mesini E.
2017

Abstract

Con il decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 145 è stata recepita la Direttiva 2013/30/UE relativa alla sicurezza delle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi, con cui la Commissione Europea ha fissato gli standard minimi di sicurezza per la prospezione, la ricerca e la produzione di idrocarburi in mare. Il decreto si inserisce in un quadro normativo già esistente in materia di sicurezza e di protezione del mare dall'inquinamento che ha finora garantito, attraverso una rigorosa applicazione e costanti controlli da parte delle strutture tecniche del Ministero dello sviluppo economico, in collaborazione con gli altri enti competenti, il raggiungimento dei più alti livelli europei di sicurezza per i lavoratori e l’ambiente, con incidenti e infortuni ben inferiori a quelli del complesso industriale produttivo. Tra le principali innovazioni introdotte dal decreto di recepimento vi è l’istituzione del Comitato per la sicurezza delle operazioni a mare. Il Comitato svolge funzioni di autorità competente con poteri di regolamentazione, vigilanza e controllo al fine di prevenire gli incidenti gravi nelle operazioni in mare nel settore degli idrocarburi e limitare le conseguenze di tali incidenti; ha sede presso il Ministero dello sviluppo economico, dispone di un organismo centrale e di articolazioni sul territorio e si avvale delle strutture e delle risorse umane già previste a legislazione vigente. Opera con indipendenza dalla funzione di rilascio delle licenze per le operazioni a mare, funzioni svolte dalla Direzione generale per la sicurezza dell’approvvigionamento e per le infrastrutture energetiche (DGSAIE) del Ministero dello sviluppo economico.
2017
UNMIG 1957-2017, 60° dell'Ufficio Nazionale Minerario per gli Idrocarburi e le Georisorse
354
356
Mesini, E. (2017). Il Comitato per la sicurezza delle operazioni a mare. Milano : Minisireo dello Sviluppo Economico, Direzione Generale per la Sicurezza anche Ambientale delle attività minerarie ed energetiche.
Mesini, Ezio
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