Introduzione La riduzione degli habitat e gli incidenti stradali con fauna selvatica sono due problematiche che hanno assunto negli ultimi decenni una rilevanza sempre maggiore, raggiungendo livelli tali da rendere necessari interventi specifici. I passaggi faunistici rappresentano la misura per tutelare sia l’automobilista sia la fauna e per ridurre la frammentazione degli habitat. Tali passaggi non devono essere considerati come un’unica entità, ma facenti parte di un sistema globale di permeabilità che permetta alle popolazioni animali di mantenere i collegamenti tra gli habitat, al fine di espletare le proprie funzioni vitali. Questo concetto evidenzia l’esigenza quindi di creare un contatto tra gli habitat anche a grande scala, considerando che i passaggi per la fauna rappresentano piccole trasformazioni di paesaggio, ma di grande interesse biologico. Materiali e metodi Si è esaminata una ricerca che ha georeferenziato 526 ungulati investiti nel periodo 2003-2008 nei tratti stradali della provincia di Bologna e recuperati dal Centro di Recupero Fauna Selvatica. Dallo studio in loco delle aree considerate ad alto tasso di biodiversità, dalla descrizione delle comunità faunistiche associate ad ogni tipo di habitat e dalla verifica delle strutture vegetazionali che consentono la mobilità delle specie, si è ottenuta una cartografia dettagliata in scala 1:5.000-1:2.000 della fascia circostante l’infrastruttura lineare. Essa rappresenta gli spazi d’interesse faunistico e le rotte di spostamento più probabili della fauna. Gli aspetti evidenziati In questo lavoro si è considerato un sovrappasso lungo la strada statale 64 denominata Porrettana, le cui caratteristiche costruttive devono essere: larghezza sull’asse della strada non inferiore a 20m, accesso a forma di imbuto, staccionate d’invito, schermi di protezione di vegetazione alti da 1.5-2.00m collocati sui bordi esterni della costruzione. Le caratteristiche vegetazionali, invece, sono le seguenti: la vegetazione della superficie dell’ecodotto deve essere simile a quella degli habitat circostanti, nelle rivegetazioni si devono utilizzare piante autoctone della zona. L’utilizzo di sementi raccolte nelle zone adiacenti l’ecodotto è un’alternativa migliore rispetto all’impiego di sementi provenienti da vivai esterni, gli alberi e gli arbusti si possono anche trapiantare dalle zone vicine alla struttura da rivegetare. Si consiglia di non sfalciare la vegetazione erbacea, infatti la finalità principale della presenza di vegetazione negli accessi è di indirizzare le specie di riferimento e gli altri animali verso il passaggio. La piantumazione di arbusti negli accessi alla struttura può essere utile agli animali per orientarsi e per offrir loro rifugio e protezione dalla luce e dal rumore della strada; si consiglia di utilizzare piante che forniscono cibo per attrarre animali verso il passaggio. Per quanto riguarda infine le caratteristiche del soprassuolo si può utilizzare lo strato superiore del suolo prelevato in alcuni punti nei dintorni della struttura, o meglio, preparare un miscuglio specifico con substrati ottimali per lo sviluppo delle piante; lo strato di terra non deve essere inferiore a 0.50m.

A.Checchi, S.Casazza, C.Montroni (2008). Le infrastrutture di trasporto e i sovrappassi. MATERA : s..

Le infrastrutture di trasporto e i sovrappassi

CHECCHI, ANTONIO;
2008

Abstract

Introduzione La riduzione degli habitat e gli incidenti stradali con fauna selvatica sono due problematiche che hanno assunto negli ultimi decenni una rilevanza sempre maggiore, raggiungendo livelli tali da rendere necessari interventi specifici. I passaggi faunistici rappresentano la misura per tutelare sia l’automobilista sia la fauna e per ridurre la frammentazione degli habitat. Tali passaggi non devono essere considerati come un’unica entità, ma facenti parte di un sistema globale di permeabilità che permetta alle popolazioni animali di mantenere i collegamenti tra gli habitat, al fine di espletare le proprie funzioni vitali. Questo concetto evidenzia l’esigenza quindi di creare un contatto tra gli habitat anche a grande scala, considerando che i passaggi per la fauna rappresentano piccole trasformazioni di paesaggio, ma di grande interesse biologico. Materiali e metodi Si è esaminata una ricerca che ha georeferenziato 526 ungulati investiti nel periodo 2003-2008 nei tratti stradali della provincia di Bologna e recuperati dal Centro di Recupero Fauna Selvatica. Dallo studio in loco delle aree considerate ad alto tasso di biodiversità, dalla descrizione delle comunità faunistiche associate ad ogni tipo di habitat e dalla verifica delle strutture vegetazionali che consentono la mobilità delle specie, si è ottenuta una cartografia dettagliata in scala 1:5.000-1:2.000 della fascia circostante l’infrastruttura lineare. Essa rappresenta gli spazi d’interesse faunistico e le rotte di spostamento più probabili della fauna. Gli aspetti evidenziati In questo lavoro si è considerato un sovrappasso lungo la strada statale 64 denominata Porrettana, le cui caratteristiche costruttive devono essere: larghezza sull’asse della strada non inferiore a 20m, accesso a forma di imbuto, staccionate d’invito, schermi di protezione di vegetazione alti da 1.5-2.00m collocati sui bordi esterni della costruzione. Le caratteristiche vegetazionali, invece, sono le seguenti: la vegetazione della superficie dell’ecodotto deve essere simile a quella degli habitat circostanti, nelle rivegetazioni si devono utilizzare piante autoctone della zona. L’utilizzo di sementi raccolte nelle zone adiacenti l’ecodotto è un’alternativa migliore rispetto all’impiego di sementi provenienti da vivai esterni, gli alberi e gli arbusti si possono anche trapiantare dalle zone vicine alla struttura da rivegetare. Si consiglia di non sfalciare la vegetazione erbacea, infatti la finalità principale della presenza di vegetazione negli accessi è di indirizzare le specie di riferimento e gli altri animali verso il passaggio. La piantumazione di arbusti negli accessi alla struttura può essere utile agli animali per orientarsi e per offrir loro rifugio e protezione dalla luce e dal rumore della strada; si consiglia di utilizzare piante che forniscono cibo per attrarre animali verso il passaggio. Per quanto riguarda infine le caratteristiche del soprassuolo si può utilizzare lo strato superiore del suolo prelevato in alcuni punti nei dintorni della struttura, o meglio, preparare un miscuglio specifico con substrati ottimali per lo sviluppo delle piante; lo strato di terra non deve essere inferiore a 0.50m.
2008
Segni dell'uomo e trasformazioni del paesaggio. Analisi storica e prospettive di valorizzazione
55
55
A.Checchi, S.Casazza, C.Montroni (2008). Le infrastrutture di trasporto e i sovrappassi. MATERA : s..
A.Checchi;S.Casazza;C.Montroni
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/65861
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