Introduzione Il patrimonio tratturale, ovvero l’insieme delle vie armentizie del centro sud Italia, ha costituito per secoli l’asse portante della pastorizia transumante. Oggi, si identifica in una straordinaria rete di percorsi denominati “vie verdi” che costituiscono in un unicum, patrimonio materiale (fisico, storico, archeologico) ed immateriale (etnologico, sociale, antropologico), che da alcuni anni è oggetto di attenzioni, sia di ricercatori del settore sia dalle istituzioni preposte, per arrivare a formulare ipotetiche prospettive di valorizzazione e posizionare sul mercato i diversi “prodotti/risorse” che il territorio abruzzese e molisano esprimono. Studio dell’area I tratturi possono diventare il fulcro della rete sentieristica regionale perché essi sono stati, e possono continuare ad esserlo, le principali direttrici di percorrenza pedonale del territorio. Oggi che l’escursionismo sta diventando un’attività sempre più diffusa, occorre puntare al recupero di questi importanti tracciati erbosi, un tempo percorsi dalle greggi ed ora disponibili per i numerosi appassionati di questa pratica sportiva dai forti risvolti naturalistici. Nello specifico, in un tratto della direttrice Celano-Foggia da percorrere a piedi, in mountain bike o a cavallo si è puntato sulle strutture per la valorizzazione turistica. Lo schema esemplificativo presenta i seguenti punti: • Analisi urbanistica strutturale, in cui si studiano le costruzioni legate alla transumanza, quali aree di sosta, luoghi di culto e si descrivono e si classificano le costruzioni rurali limitrofe ai tratturi. • Analisi progettuale, dove si trasformano i vecchi fabbricati in uso durante la transumanza in strutture ecologicamente corrette per uno sviluppo integrato dell’agricoltura in montagna. Risultati Dalle analisi sopra descritte ed in particolare da quella progettuale si evince come il cambiamento d’uso delle strutture porterebbe a potenziare l’offerta di turismo stagionale diversificato (naturalistico, archeologico, termale, folcloristico, ecc) attraverso l’agriturismo. La nuova occupazione andrebbe ad esempio a crearsi nel sistema della ricettività, incentivando il bed & breakfast o la ristrutturazione delle antiche masserie. La nuova concezione della stalla ovina è progettata per compartecipare il turista ai lavori quotidiani di manutenzione del gregge. Anche una scuderia incentiverebbe il trekking a cavallo, consegnando al cavaliere un’offerta di aree protette uniche in Italia sia come estensione sia come tradizione. Infine, la fattoria didattica avrà come obiettivo quello di promuovere incontri di qualsiasi genere, ad esempio sulla qualificazione della lavorazione del formaggio con addetti del settore, sulla lavorazione della lana o tintura vegetale o tessitura, o sulle erbe utilizzate dai pastori, o sulla cucina tradizionale della pecora. Potranno poi essere allestiti musei all’aperto ed organizzati laboratori di ricerca e di esercitazioni didattiche per le scolaresche. Conclusioni Il cambiamento d’uso dei vecchi fabbricati utilizzati durante la transumanza consente di formulare prospettive di valorizzazione di tutte quelle attività che si sposano con la ruralità: agricoltura, allevamento, turismo e qualità dell’ambiente, che possono non solo coesistere in permanente equilibrio fra loro, ma anche interagire gli uni a beneficio degli altri, sempre nel rispetto della vocazione dei luoghi. Lungo la via verde Celano-Foggia si propongono quattro nuove destinazioni di fabbricati rurali, quali l’agriturismo, la stalla ovina, la baita con posta per cavalli e la fattoria didattica, cercando di soddisfare le attuali esigenze socio-economiche, pur mantenendo viva la storia della transumanza, che ha così ben dominato nei secoli il territorio.

A.Checchi, C.Montroni, N.Giarrocco, S.Casazza (2008). Valorizzazione del tratturo Celano-Foggia. MATERA : s.n.

Valorizzazione del tratturo Celano-Foggia

CHECCHI, ANTONIO;
2008

Abstract

Introduzione Il patrimonio tratturale, ovvero l’insieme delle vie armentizie del centro sud Italia, ha costituito per secoli l’asse portante della pastorizia transumante. Oggi, si identifica in una straordinaria rete di percorsi denominati “vie verdi” che costituiscono in un unicum, patrimonio materiale (fisico, storico, archeologico) ed immateriale (etnologico, sociale, antropologico), che da alcuni anni è oggetto di attenzioni, sia di ricercatori del settore sia dalle istituzioni preposte, per arrivare a formulare ipotetiche prospettive di valorizzazione e posizionare sul mercato i diversi “prodotti/risorse” che il territorio abruzzese e molisano esprimono. Studio dell’area I tratturi possono diventare il fulcro della rete sentieristica regionale perché essi sono stati, e possono continuare ad esserlo, le principali direttrici di percorrenza pedonale del territorio. Oggi che l’escursionismo sta diventando un’attività sempre più diffusa, occorre puntare al recupero di questi importanti tracciati erbosi, un tempo percorsi dalle greggi ed ora disponibili per i numerosi appassionati di questa pratica sportiva dai forti risvolti naturalistici. Nello specifico, in un tratto della direttrice Celano-Foggia da percorrere a piedi, in mountain bike o a cavallo si è puntato sulle strutture per la valorizzazione turistica. Lo schema esemplificativo presenta i seguenti punti: • Analisi urbanistica strutturale, in cui si studiano le costruzioni legate alla transumanza, quali aree di sosta, luoghi di culto e si descrivono e si classificano le costruzioni rurali limitrofe ai tratturi. • Analisi progettuale, dove si trasformano i vecchi fabbricati in uso durante la transumanza in strutture ecologicamente corrette per uno sviluppo integrato dell’agricoltura in montagna. Risultati Dalle analisi sopra descritte ed in particolare da quella progettuale si evince come il cambiamento d’uso delle strutture porterebbe a potenziare l’offerta di turismo stagionale diversificato (naturalistico, archeologico, termale, folcloristico, ecc) attraverso l’agriturismo. La nuova occupazione andrebbe ad esempio a crearsi nel sistema della ricettività, incentivando il bed & breakfast o la ristrutturazione delle antiche masserie. La nuova concezione della stalla ovina è progettata per compartecipare il turista ai lavori quotidiani di manutenzione del gregge. Anche una scuderia incentiverebbe il trekking a cavallo, consegnando al cavaliere un’offerta di aree protette uniche in Italia sia come estensione sia come tradizione. Infine, la fattoria didattica avrà come obiettivo quello di promuovere incontri di qualsiasi genere, ad esempio sulla qualificazione della lavorazione del formaggio con addetti del settore, sulla lavorazione della lana o tintura vegetale o tessitura, o sulle erbe utilizzate dai pastori, o sulla cucina tradizionale della pecora. Potranno poi essere allestiti musei all’aperto ed organizzati laboratori di ricerca e di esercitazioni didattiche per le scolaresche. Conclusioni Il cambiamento d’uso dei vecchi fabbricati utilizzati durante la transumanza consente di formulare prospettive di valorizzazione di tutte quelle attività che si sposano con la ruralità: agricoltura, allevamento, turismo e qualità dell’ambiente, che possono non solo coesistere in permanente equilibrio fra loro, ma anche interagire gli uni a beneficio degli altri, sempre nel rispetto della vocazione dei luoghi. Lungo la via verde Celano-Foggia si propongono quattro nuove destinazioni di fabbricati rurali, quali l’agriturismo, la stalla ovina, la baita con posta per cavalli e la fattoria didattica, cercando di soddisfare le attuali esigenze socio-economiche, pur mantenendo viva la storia della transumanza, che ha così ben dominato nei secoli il territorio.
2008
Segni dell'uomo e trasformazioni del paesaggio
57
57
A.Checchi, C.Montroni, N.Giarrocco, S.Casazza (2008). Valorizzazione del tratturo Celano-Foggia. MATERA : s.n.
A.Checchi; C.Montroni; N.Giarrocco;S.Casazza
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/65853
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