La formazione della città balneare di Cesenatico, dalla sua nascita nella seconda metà dell’Ottocento alla fine degli anni Sessanta del Novecento, costituisce il tema di questo libro. Protagonista assoluta del racconto è la città, la cui costruzione fisica è indagata in relazione all’avvento del turismo ed alle sue evoluzioni successive, da pratica elitaria a fenomeno di massa. Con l’obiettivo di documentare puntualmente il processo di formazione urbana è stata analizzata ed ordinata gran parte della documentazione d’archivio disponibile sulla città di Cesenatico, integrando, per quanto possibile, le conoscenze già acquisite - che riguardano in prevalenza la storia politica e sociale e del costume e dei riti della villeggiatura - con notizie circa la nascita della marina, le modalità e gli attori del suo sviluppo, gli strumenti urbanistici adottati per regolare ed orientare la sua crescita. Attraverso questa ricostruzione emerge l’immagine di una città che almeno fino al secondo dopoguerra è stata costruita per parti, grazie a successivi piani di lottizzazione di iniziativa pubblica, secondo una strategia che possiede nel complesso caratteri di coerenza e di continuità e che vede nella municipalità e in alcuni autori – Amilcare Zavatti e Adolfo Magrini - i protagonisti indiscussi dello sviluppo. Questo “modo” di crescita della città si è interrotto a partire dal secondo dopoguerra, sopraffatto dall’urgenza della ricostruzione ma anche dalla “febbre edilizia” degli anni del boom economico, cui si è cercato di fare fronte, alla fine degli anni Sessanta, attraverso la redazione di un Piano Regolatore Generale secondo il disposto della legislazione urbanistica allora vigente. Nonostante questo primo progetto di Piano Regolatore non abbia mai visto l’approvazione, esso segna una svolta nel modo di interpretare e governare le trasformazioni urbane, in coerenza con il più generale mutamento di metodi strumenti e linguaggi che investe la pratica dell’urbanistica nel secondo dopoguerra. E’ con l’intenzione di registrare questo profondo cambiamento di prospettiva nella costruzione della città che la ricostruzione della storia urbana di Cesenatico si arresta all’anno 1967, quando i progettisti incaricati dal Comune intraprendono (e abbandonano) la redazione del primo PRG. Parallelamente al racconto della formazione della città, il libro affronta il tema della nascita e delle trasformazioni dell’industria della “villeggiatura”, sottolineandone costantemente la duplice connotazione di turismo “convenzionale” - dapprima ristretto all’élite borghese delle città dell’entroterra ed in seguito allargato ad altri gruppi e ad un bacino territoriale sempre più ampio - e di turismo “sociale”, rivolto prioritariamente ai bambini poveri ed animato da finalità di carattere sanitario, educativo e talvolta politico. Ciascuna “forma” del turismo balneare ha prodotto in ogni epoca i propri luoghi e le proprie architetture rappresentative, che si costituiscono oggi come elementi di identità la cui tutela e valorizzazione può rivelarsi decisiva rispetto ai temi contemporanei della rigenerazione urbana e della trasformazione dell’offerta turistica.

Orioli V. (2008). Cesenatico. Turismo e città balneare fra Otto e Novecento. FIRENZE : Alinea.

Cesenatico. Turismo e città balneare fra Otto e Novecento

ORIOLI, VALENTINA
2008

Abstract

La formazione della città balneare di Cesenatico, dalla sua nascita nella seconda metà dell’Ottocento alla fine degli anni Sessanta del Novecento, costituisce il tema di questo libro. Protagonista assoluta del racconto è la città, la cui costruzione fisica è indagata in relazione all’avvento del turismo ed alle sue evoluzioni successive, da pratica elitaria a fenomeno di massa. Con l’obiettivo di documentare puntualmente il processo di formazione urbana è stata analizzata ed ordinata gran parte della documentazione d’archivio disponibile sulla città di Cesenatico, integrando, per quanto possibile, le conoscenze già acquisite - che riguardano in prevalenza la storia politica e sociale e del costume e dei riti della villeggiatura - con notizie circa la nascita della marina, le modalità e gli attori del suo sviluppo, gli strumenti urbanistici adottati per regolare ed orientare la sua crescita. Attraverso questa ricostruzione emerge l’immagine di una città che almeno fino al secondo dopoguerra è stata costruita per parti, grazie a successivi piani di lottizzazione di iniziativa pubblica, secondo una strategia che possiede nel complesso caratteri di coerenza e di continuità e che vede nella municipalità e in alcuni autori – Amilcare Zavatti e Adolfo Magrini - i protagonisti indiscussi dello sviluppo. Questo “modo” di crescita della città si è interrotto a partire dal secondo dopoguerra, sopraffatto dall’urgenza della ricostruzione ma anche dalla “febbre edilizia” degli anni del boom economico, cui si è cercato di fare fronte, alla fine degli anni Sessanta, attraverso la redazione di un Piano Regolatore Generale secondo il disposto della legislazione urbanistica allora vigente. Nonostante questo primo progetto di Piano Regolatore non abbia mai visto l’approvazione, esso segna una svolta nel modo di interpretare e governare le trasformazioni urbane, in coerenza con il più generale mutamento di metodi strumenti e linguaggi che investe la pratica dell’urbanistica nel secondo dopoguerra. E’ con l’intenzione di registrare questo profondo cambiamento di prospettiva nella costruzione della città che la ricostruzione della storia urbana di Cesenatico si arresta all’anno 1967, quando i progettisti incaricati dal Comune intraprendono (e abbandonano) la redazione del primo PRG. Parallelamente al racconto della formazione della città, il libro affronta il tema della nascita e delle trasformazioni dell’industria della “villeggiatura”, sottolineandone costantemente la duplice connotazione di turismo “convenzionale” - dapprima ristretto all’élite borghese delle città dell’entroterra ed in seguito allargato ad altri gruppi e ad un bacino territoriale sempre più ampio - e di turismo “sociale”, rivolto prioritariamente ai bambini poveri ed animato da finalità di carattere sanitario, educativo e talvolta politico. Ciascuna “forma” del turismo balneare ha prodotto in ogni epoca i propri luoghi e le proprie architetture rappresentative, che si costituiscono oggi come elementi di identità la cui tutela e valorizzazione può rivelarsi decisiva rispetto ai temi contemporanei della rigenerazione urbana e della trasformazione dell’offerta turistica.
2008
144
9788860553317
Orioli V. (2008). Cesenatico. Turismo e città balneare fra Otto e Novecento. FIRENZE : Alinea.
Orioli V.
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