Vissuto, con ogni probabilità, nella prima età imperiale, Stratone di Sardi è autore di un centinaio di epigrammi pederotici contenuti principalmente nel XII libro dell'Antologia Palatina. In un'epoca in cui l'epigramma erotico, tanto più nella variante omofila, era caduto in disuso, Stratone dà nuovo impulso al genere con gli strumenti dell'umorismo e di un'ironica intertestualità. Con un linguaggio composito, nel quale la citazione dotta si affianca al termine provocatorio e scurrile, e con un atteggiamento scanzonato e a tratti dissacratorio, la sua poesia introduce personaggi e situazioni amorose che esprimono una sessualità franca e gioiosa, una concezione dell'eros aliena da ogni sublimazione idealizzante. Al lettore moderno questo volume presenta un testo critico aggiornato degli epigrammi di Stratone, affiancato da una nuova traduzione integrale; e, nel commento, una guida costante al peculiare linguaggio artistico dell'autore: alla comprensione, dunque – una decodificazione minuta – dell'intrico di rimandi, allusioni, ma anche straniamenti, che lega la poesia stratoniana ai modelli della tradizione letteraria di cui essa si nutre.
Floridi L (2007). Stratone di Sardi. Epigrammi. Alessandria : Edizioni dell'Orso.
Stratone di Sardi. Epigrammi
Floridi L
2007
Abstract
Vissuto, con ogni probabilità, nella prima età imperiale, Stratone di Sardi è autore di un centinaio di epigrammi pederotici contenuti principalmente nel XII libro dell'Antologia Palatina. In un'epoca in cui l'epigramma erotico, tanto più nella variante omofila, era caduto in disuso, Stratone dà nuovo impulso al genere con gli strumenti dell'umorismo e di un'ironica intertestualità. Con un linguaggio composito, nel quale la citazione dotta si affianca al termine provocatorio e scurrile, e con un atteggiamento scanzonato e a tratti dissacratorio, la sua poesia introduce personaggi e situazioni amorose che esprimono una sessualità franca e gioiosa, una concezione dell'eros aliena da ogni sublimazione idealizzante. Al lettore moderno questo volume presenta un testo critico aggiornato degli epigrammi di Stratone, affiancato da una nuova traduzione integrale; e, nel commento, una guida costante al peculiare linguaggio artistico dell'autore: alla comprensione, dunque – una decodificazione minuta – dell'intrico di rimandi, allusioni, ma anche straniamenti, che lega la poesia stratoniana ai modelli della tradizione letteraria di cui essa si nutre.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


