L’intervento intende indagare il non-detto come forma di silenzio, che diviene pratica passiva quando resta effettivamente non detto, attiva quando invece, a discapito della consuetudine, deve essere detto. Attraverso esperienze claustrali personali in ambito cattolico femminile francese, si presentano alcune situazioni di quotidianità avvenute durante i cosiddetti momenti ricreativi, in cui la parola è apparentemente ammessa. Si discute il rapporto fra parola e non-detto, fra non-detto e costruzione della persona.
Silenzi sul corpo. Controllo discorsivo e imposizione normativa nella clausura cattolica
F. Sbardella
2018
Abstract
L’intervento intende indagare il non-detto come forma di silenzio, che diviene pratica passiva quando resta effettivamente non detto, attiva quando invece, a discapito della consuetudine, deve essere detto. Attraverso esperienze claustrali personali in ambito cattolico femminile francese, si presentano alcune situazioni di quotidianità avvenute durante i cosiddetti momenti ricreativi, in cui la parola è apparentemente ammessa. Si discute il rapporto fra parola e non-detto, fra non-detto e costruzione della persona.File in questo prodotto:
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