TITOLO: Processi evolutivi ed elaborazioni finali della persona. La persona è da intendersi come un continuo processo di produzione ed evoluzione dell' "essere al mondo" all'interno di specifici ambienti morali locali e all'interno delle strategie, non ultime quelle di ordine religioso (Destro e Pesce 1997). PARTE 1. Costruzioni e limitazioni della persona. Inizio e fine della vita fisica e attribuzioni fatte post-mortem. a. La produzione della persona va ben al di là da un processo di determinazione degli individui: nel plasmare gli individui è un mondo morale e ideale in sintesi che viene messo in scena, che viene prodotto e materializzato. b. Le nuove tecnologie biomediche hanno contributo a ridefinire radicalmente ambiti della persona culturalmente pensati come dati e inviolabili, facendo registrare il loro impatto al cuore della costruzione sociale dei confini fra vita e morte. c. Il rapporto fra persona e realtà sociale viene a configurarsi nei termini di una complicità ontologica. Un'ulteriore tematica, sempre della prima parte, è quella relativa alla permanenza del significato della persona dopo la sua scomparsa fisica: a. Il corpo morto nella sua unità è, attraverso pratiche e azioni, uno strumento da de-costruire e da segnare nelle sue singole parti. b. La persona, dopo la morte, può essere reinserita nel suo gruppo di appartenenza attraverso il suo corpo. c. In questo processo di recupero della persona il corpo morto va analizzato da un punto di vista rappresentazionale (intellettualistico o medico-biologico). PARTE 2. "Contenimento" normativo della persona: i divieti-limiti nelle costruzioni simbolico-religiose. a. La costruzione della persona poggia su una rete di norme che indicano all'individuo - dalla nascita alla morte - le modalità da seguire. b. In ambito simbolico-religioso l'essere umano è sovente considerato l'interfaccia della divinità. Nella condotta religiosa, la tendenza al contenimento sembra essere in primo piano. All'interno del sistema religioso, dunque, ciò che rende nettamente individuabile la persona è, seppure non in modo assoluto, il rapporto tra ciò che gli permesso fare, ciò che fa (o che intende fare).Appare dunque essenziale indagare con quali modalità il meccanismo dei divieti si estenda a vari testi o si presenti con vigore in vari mondi religiosi (mediorientali, islamici, africani, europei). c. Alcuni divieti sono inequivocabilmente connessi al flusso della vita reale. Questo nodo tematico diventa il polo attorno al quale si sviluppano molte dinamiche personali, si garantiscono confini e percorsi "esemplari" della persona.
Destro A. (2007). Processi evolutivi ed elaborazioni finali della persona.
Processi evolutivi ed elaborazioni finali della persona
DESTRO, ADRIANA
2007
Abstract
TITOLO: Processi evolutivi ed elaborazioni finali della persona. La persona è da intendersi come un continuo processo di produzione ed evoluzione dell' "essere al mondo" all'interno di specifici ambienti morali locali e all'interno delle strategie, non ultime quelle di ordine religioso (Destro e Pesce 1997). PARTE 1. Costruzioni e limitazioni della persona. Inizio e fine della vita fisica e attribuzioni fatte post-mortem. a. La produzione della persona va ben al di là da un processo di determinazione degli individui: nel plasmare gli individui è un mondo morale e ideale in sintesi che viene messo in scena, che viene prodotto e materializzato. b. Le nuove tecnologie biomediche hanno contributo a ridefinire radicalmente ambiti della persona culturalmente pensati come dati e inviolabili, facendo registrare il loro impatto al cuore della costruzione sociale dei confini fra vita e morte. c. Il rapporto fra persona e realtà sociale viene a configurarsi nei termini di una complicità ontologica. Un'ulteriore tematica, sempre della prima parte, è quella relativa alla permanenza del significato della persona dopo la sua scomparsa fisica: a. Il corpo morto nella sua unità è, attraverso pratiche e azioni, uno strumento da de-costruire e da segnare nelle sue singole parti. b. La persona, dopo la morte, può essere reinserita nel suo gruppo di appartenenza attraverso il suo corpo. c. In questo processo di recupero della persona il corpo morto va analizzato da un punto di vista rappresentazionale (intellettualistico o medico-biologico). PARTE 2. "Contenimento" normativo della persona: i divieti-limiti nelle costruzioni simbolico-religiose. a. La costruzione della persona poggia su una rete di norme che indicano all'individuo - dalla nascita alla morte - le modalità da seguire. b. In ambito simbolico-religioso l'essere umano è sovente considerato l'interfaccia della divinità. Nella condotta religiosa, la tendenza al contenimento sembra essere in primo piano. All'interno del sistema religioso, dunque, ciò che rende nettamente individuabile la persona è, seppure non in modo assoluto, il rapporto tra ciò che gli permesso fare, ciò che fa (o che intende fare).Appare dunque essenziale indagare con quali modalità il meccanismo dei divieti si estenda a vari testi o si presenti con vigore in vari mondi religiosi (mediorientali, islamici, africani, europei). c. Alcuni divieti sono inequivocabilmente connessi al flusso della vita reale. Questo nodo tematico diventa il polo attorno al quale si sviluppano molte dinamiche personali, si garantiscono confini e percorsi "esemplari" della persona.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.