Il saggio analizza come al paradigma della cooperazione allo sviluppo vada sempre più sostituendosi quello dell’aiuto umanitario: le cifre stanziate dai governi o donate dai privati per l’emergenza superano ormai di gran lunga quelle destinate allo sviluppo; per non parlare degli interventi umanitari sempre più spesso promossi come il mezzo principale per affrontare situazioni di crisi. E man mano che l’immaginario slitta dalla cooperazione all’aiuto umanitario, che è come dire dallo sviluppo all’emergenza, vengono a galla i paradossi di una globalizzazione che annebbia le frontiere. Tra i numerosi protagonisti che animano la scena globale, focalizziamo qui l’obiettivo sulle organizzazioni umanitarie (Ong, Onlus, etc.) e sulla narrazione del mondo che queste, con più o meno consapevolezza, propongono. Le attività e le pratiche discorsive messe in atto da Medici senza frontiere, Emergency, Save the Children, Greenpeace, Amnesty International e altre ancora, offrono un punto di vista privilegiato per riflettere sui modi in cui si struttura la produzione e la circolazione dell’immaginario sociale contemporaneo sotto la spinta incalzante della globalizzazione. Processo storico, e al contempo progetto economico , che coinvolge in maniera diseguale ognuno di noi, costretto ad agire nel suo quotidiano con la consapevolezza crescente di trovarsi all’interno di un mondo che è allo stesso tempo notevolmente comodo e assolutamente povero.
P. Musarò (2007). Lo spettacolo umanitario. Sviluppo, emergenza e beneficenza mediatica. MILANO : Mimesis.
Lo spettacolo umanitario. Sviluppo, emergenza e beneficenza mediatica
MUSARO', PIERLUIGI
2007
Abstract
Il saggio analizza come al paradigma della cooperazione allo sviluppo vada sempre più sostituendosi quello dell’aiuto umanitario: le cifre stanziate dai governi o donate dai privati per l’emergenza superano ormai di gran lunga quelle destinate allo sviluppo; per non parlare degli interventi umanitari sempre più spesso promossi come il mezzo principale per affrontare situazioni di crisi. E man mano che l’immaginario slitta dalla cooperazione all’aiuto umanitario, che è come dire dallo sviluppo all’emergenza, vengono a galla i paradossi di una globalizzazione che annebbia le frontiere. Tra i numerosi protagonisti che animano la scena globale, focalizziamo qui l’obiettivo sulle organizzazioni umanitarie (Ong, Onlus, etc.) e sulla narrazione del mondo che queste, con più o meno consapevolezza, propongono. Le attività e le pratiche discorsive messe in atto da Medici senza frontiere, Emergency, Save the Children, Greenpeace, Amnesty International e altre ancora, offrono un punto di vista privilegiato per riflettere sui modi in cui si struttura la produzione e la circolazione dell’immaginario sociale contemporaneo sotto la spinta incalzante della globalizzazione. Processo storico, e al contempo progetto economico , che coinvolge in maniera diseguale ognuno di noi, costretto ad agire nel suo quotidiano con la consapevolezza crescente di trovarsi all’interno di un mondo che è allo stesso tempo notevolmente comodo e assolutamente povero.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.