La propensione per lo studio delle specificità culturali e dei relativi quadri teorici ha fatto dell’antropologia una delle discipline direttamente interessate ai processi internazionali di mutamento pianificato. Di fatto si è sempre trattato di un coinvolgimento ambivalente, nel senso di essere utile in chiave applicativa, ma allo stesso tempo fonte di interventi critici verso un campo dominato da discipline e pratiche che relegano l’antropologia sociale a un ruolo tutto sommato ancora marginale. L’attenzione per la cooperazione internazionale allo sviluppo e alle sue ricadute professionali è stata ben presente nell’antropologia italiana (Colajanni 1994, Zanotelli Lenzi Grillini 2008; Declich 2012) e all’interno dei convegni SIAA, ma il dibattito in seno all’associazione è rimasto per il momento sottodimensionato rispetto a un altro ambito di grande interesse pubblico, la migrazione dai paesi affetti da conflitti e povertà verso l’Europa e al ruolo che gli antropologi possono svolgere nelle politiche di accoglienza (cfr. Altin et al. 2017; e il periodico dibattito ancora aperto). Questi due temi, sviluppo dei paesi poveri e migrazione, sembrano oggi più che mai tra loro correlati, non solo per il ragionamento, spesso richiamato nel dibattito pubblico, secondo cui il sottosviluppo sarebbe il motore primo del fenomeno migratorio, ma perché entrambi sono caratterizzati dalla rilevanza delle specificità culturali e normative e da processi inter-culturali. Questo secondo aspetto è stato al centro dell’architettura della parte plenaria del IV Convegno nazionale . La riflessione contenuta in questa sezione monografica raccoglie il contributo dedicato in maniera specifica alla cooperazione internazionale allo sviluppo, arricchita con interventi sullo stesso tema presentati l’anno successivo al V Convegno Nazionale della SIAA e con un articolo su invito.

Cooperazione internazionale allo sviluppo. Costruire sull'esperienza

Riccio B.
2018

Abstract

La propensione per lo studio delle specificità culturali e dei relativi quadri teorici ha fatto dell’antropologia una delle discipline direttamente interessate ai processi internazionali di mutamento pianificato. Di fatto si è sempre trattato di un coinvolgimento ambivalente, nel senso di essere utile in chiave applicativa, ma allo stesso tempo fonte di interventi critici verso un campo dominato da discipline e pratiche che relegano l’antropologia sociale a un ruolo tutto sommato ancora marginale. L’attenzione per la cooperazione internazionale allo sviluppo e alle sue ricadute professionali è stata ben presente nell’antropologia italiana (Colajanni 1994, Zanotelli Lenzi Grillini 2008; Declich 2012) e all’interno dei convegni SIAA, ma il dibattito in seno all’associazione è rimasto per il momento sottodimensionato rispetto a un altro ambito di grande interesse pubblico, la migrazione dai paesi affetti da conflitti e povertà verso l’Europa e al ruolo che gli antropologi possono svolgere nelle politiche di accoglienza (cfr. Altin et al. 2017; e il periodico dibattito ancora aperto). Questi due temi, sviluppo dei paesi poveri e migrazione, sembrano oggi più che mai tra loro correlati, non solo per il ragionamento, spesso richiamato nel dibattito pubblico, secondo cui il sottosviluppo sarebbe il motore primo del fenomeno migratorio, ma perché entrambi sono caratterizzati dalla rilevanza delle specificità culturali e normative e da processi inter-culturali. Questo secondo aspetto è stato al centro dell’architettura della parte plenaria del IV Convegno nazionale . La riflessione contenuta in questa sezione monografica raccoglie il contributo dedicato in maniera specifica alla cooperazione internazionale allo sviluppo, arricchita con interventi sullo stesso tema presentati l’anno successivo al V Convegno Nazionale della SIAA e con un articolo su invito.
2018
92
Bassi M. , Riccio B.
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/653400
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact