Presentazione dei contenuti artistici e del concept della mostra "La musica dell’inchiostro. Calligrafie di Luo Qi e Silvio Ferragina in dialogo con i fondi cinesi della Braidense" svoltasi presso la Biblioteca Nazionale Braidense (Milano, 21 marzo – 28 aprile 2018). La mostra è stata organizzata dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, l' Academia di Brera e la Biblioteca Nazionale Braidense, con il patrocinio del Comune di Milano e della Fondazione Italia-Cina, ed è stata sponsorizzata da Fabriano, Gobetto e Tadaam. Il saggio si compone di una parte introduttiva, in cui si spiega l'origine e il significato della stretta relazione che intercorre tra calligrafia cinese e musica, il cui legame ha dato origine al concept della mostra, e della presentazione e spiegazione delle opere realizzate dai tre artisti Luo Qi, Silvio Ferragina e Guido Ballatori in occasione della mostra. Nella serie presentata dal maestro cinese Luo Qi intitolata "La musica dell’inchiostro – Melodie silenti", l'artista prende spunto da famose canzoni italiane, come “O sole mio” e “Volare”, e da arie di opere liriche come “Rigoletto” e “La traviata”, e traduce queste melodie in una concatenazione di segni calligrafici ispirati al più antico sistema di notazione musicale cinese e costituito da antichi caratteri. Nella serie realizzata dal maestro italiano Silvio Ferragina e intitolata "Ink – CHING: Musicalligraphy Divinations", egli traduce otto esagrammi dell’I-Ching in note musicali riportate su un pentagramma. Passando attraverso i caratteri che identificano ciascuno degli otto esagrammi prescelti, l’artista trasforma in note i tratti che compongono questi caratteri e lo fa servendosi di un sofisticato sistema matematico da lui stesso ideato, passando così dagli esagrammi ai caratteri e, infine, alla musica vera e propria. Infine, l'opera del giovane artista Guido Ballatori è un flip-book, poi trasformato in un video animato, che anima creativamente i due caratteri cinesi che compongono il titolo della mostra (moyue 墨樂).
Iezzi, A. (2018). La musica dell’inchiostro: musiche in calligrafie e calligrafie in musica. L’arte di Luo Qi e Silvio Ferragina con un contrappunto di Guido Ballatori. Segrate (MI) : TraccePerLaMeta Edizioni.
La musica dell’inchiostro: musiche in calligrafie e calligrafie in musica. L’arte di Luo Qi e Silvio Ferragina con un contrappunto di Guido Ballatori
Iezzi, Adriana
2018
Abstract
Presentazione dei contenuti artistici e del concept della mostra "La musica dell’inchiostro. Calligrafie di Luo Qi e Silvio Ferragina in dialogo con i fondi cinesi della Braidense" svoltasi presso la Biblioteca Nazionale Braidense (Milano, 21 marzo – 28 aprile 2018). La mostra è stata organizzata dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, l' Academia di Brera e la Biblioteca Nazionale Braidense, con il patrocinio del Comune di Milano e della Fondazione Italia-Cina, ed è stata sponsorizzata da Fabriano, Gobetto e Tadaam. Il saggio si compone di una parte introduttiva, in cui si spiega l'origine e il significato della stretta relazione che intercorre tra calligrafia cinese e musica, il cui legame ha dato origine al concept della mostra, e della presentazione e spiegazione delle opere realizzate dai tre artisti Luo Qi, Silvio Ferragina e Guido Ballatori in occasione della mostra. Nella serie presentata dal maestro cinese Luo Qi intitolata "La musica dell’inchiostro – Melodie silenti", l'artista prende spunto da famose canzoni italiane, come “O sole mio” e “Volare”, e da arie di opere liriche come “Rigoletto” e “La traviata”, e traduce queste melodie in una concatenazione di segni calligrafici ispirati al più antico sistema di notazione musicale cinese e costituito da antichi caratteri. Nella serie realizzata dal maestro italiano Silvio Ferragina e intitolata "Ink – CHING: Musicalligraphy Divinations", egli traduce otto esagrammi dell’I-Ching in note musicali riportate su un pentagramma. Passando attraverso i caratteri che identificano ciascuno degli otto esagrammi prescelti, l’artista trasforma in note i tratti che compongono questi caratteri e lo fa servendosi di un sofisticato sistema matematico da lui stesso ideato, passando così dagli esagrammi ai caratteri e, infine, alla musica vera e propria. Infine, l'opera del giovane artista Guido Ballatori è un flip-book, poi trasformato in un video animato, che anima creativamente i due caratteri cinesi che compongono il titolo della mostra (moyue 墨樂).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.