Figura fondatrice di Napoli e Varsavia, simbolo di Copenhagen, immortalata dalle arti e dalla letteratura come una creatura malinconica e struggente, la sirena rappresenta nel nostro immaginario più o meno recente un femminile rassicurante e innocuo, che promette bellezza e felicità, un’immagine gentile e lievemente malinconica. Ma non è sempre stato così. Nell’Antichità, che di mostri con una parte del corpo o il volto femminili ne aveva immaginati parecchi, le sirene non sono donne-pesce, ma donne-uccello. Nell’Odissea, con il loro «limpido canto», «suono di miele» le sirene attirano i marinai: In origine il canto, ed è un canto di morte. Il saggio studia il passaggio dalla forma donna uccello a quello donna-pesce, in particolare nei testi del medioevo francese.
CARAFFI PATRIZIA (2018). Sirene e altri ibridi. Bologna : I Libri di Emil.
Sirene e altri ibridi
CARAFFI PATRIZIA
2018
Abstract
Figura fondatrice di Napoli e Varsavia, simbolo di Copenhagen, immortalata dalle arti e dalla letteratura come una creatura malinconica e struggente, la sirena rappresenta nel nostro immaginario più o meno recente un femminile rassicurante e innocuo, che promette bellezza e felicità, un’immagine gentile e lievemente malinconica. Ma non è sempre stato così. Nell’Antichità, che di mostri con una parte del corpo o il volto femminili ne aveva immaginati parecchi, le sirene non sono donne-pesce, ma donne-uccello. Nell’Odissea, con il loro «limpido canto», «suono di miele» le sirene attirano i marinai: In origine il canto, ed è un canto di morte. Il saggio studia il passaggio dalla forma donna uccello a quello donna-pesce, in particolare nei testi del medioevo francese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.