Il saggio analizza i progetti commerciali di Enrico De Angeli (1900-1979) e, in particolare, l’atelier Corradi, il negozio Schiavio Stoppani e la valigeria Cremonini. Grazie alla loro qualità formale e spaziale, questi negozi si configurano come piccoli capolavori che mediano, in maniera esemplare, fra merce e città. Tramite inediti documenti d’archivio e attraverso i casi studio prescelti, il saggio evidenzia il carattere intrinsecamente iconico delle architetture commerciali di De Angeli, soffermandosi sul rapporto che esse instaurano con la città e la sua immagine. The essay analyses Enrico De Angeli's commercial projects, focusing on the Corradi atelier, the Schiavio Stoppani shop and the Cremonini leather goods shop. Thanks to their formal and spatial quality, these stores are to be considered small masterpieces that bridge the gap between merchandise and the city in an exemplary way. Through unpublished archival documents and selected case studies, the essay highlights the intrinsically iconic character of De Angeli's commercial architecture projects, focusing on their relationship with the city and its image.
Ines Tolic (2018). Tre negozi ‘altri’ per Bologna: l’atelier Corradi, lo Schiavio Stoppani e la valigeria Cremonini di Enrico De Angeli. Napoli : Federico II University Press con CIRICE - Centro Interdipartimentale di Ricerca sull’Iconografia della Città Europea.
Tre negozi ‘altri’ per Bologna: l’atelier Corradi, lo Schiavio Stoppani e la valigeria Cremonini di Enrico De Angeli
Ines Tolic
2018
Abstract
Il saggio analizza i progetti commerciali di Enrico De Angeli (1900-1979) e, in particolare, l’atelier Corradi, il negozio Schiavio Stoppani e la valigeria Cremonini. Grazie alla loro qualità formale e spaziale, questi negozi si configurano come piccoli capolavori che mediano, in maniera esemplare, fra merce e città. Tramite inediti documenti d’archivio e attraverso i casi studio prescelti, il saggio evidenzia il carattere intrinsecamente iconico delle architetture commerciali di De Angeli, soffermandosi sul rapporto che esse instaurano con la città e la sua immagine. The essay analyses Enrico De Angeli's commercial projects, focusing on the Corradi atelier, the Schiavio Stoppani shop and the Cremonini leather goods shop. Thanks to their formal and spatial quality, these stores are to be considered small masterpieces that bridge the gap between merchandise and the city in an exemplary way. Through unpublished archival documents and selected case studies, the essay highlights the intrinsically iconic character of De Angeli's commercial architecture projects, focusing on their relationship with the city and its image.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.