Il saggio ricostruisce l’evoluzione delle attività e della fisionomia del mercato del lavoro dei professionisti (avvocati e notai, medici, veterinari, farmacisti, ingegneri e architetti, contabili) nel corso dell’Ottocento. La chiave di lettura scelta è quella dei rapporti con lo stato e con il mercato, due elementi profondamente intrecciati e determinanti per le professioni contemporanee. La rivoluzione istituzionale napoleonica, l’unificazione nazionale, il decollo economico di fine secolo hanno infatti rappresentato altrettante tappe di un mutamento che ha segnato le professioni italiane e le loro partizioni interne, contribuendo a modernizzare il mercato della domanda e dell’offerta di servizi professionali, il profilo dei professionisti italiani e il posto concreto che occupavano nella società italiana del XIX secolo, nonché le gerarchie che si disegnarono fuori e dentro le professioni. La relazione tra i professionisti, il mercato e lo stato, si configura comunque come una relazione binaria e dinamica nella quale i professionisti seppero reagire ai mutamenti del mercato del lavoro modificando i propri connotati professionali, ossia le funzioni e le competenze specialistiche, come fecero gli avvocati e i ragionieri, oppure ampliando e diversificando i propri spazi professionali come nel caso degli ingegneri e dei farmacisti. Nella cornice generale e comune entro la quale i professionisti italiani si trovarono a operare, quindi, il saggio dà conto della complessità di queste trasformazioni evidenziando, al contempo, i percorsi, i tempi, le specificità e le differenziazioni conosciuti dai singoli gruppi professionali.

Il mondo delle professioni

A. Cantagalli
2018

Abstract

Il saggio ricostruisce l’evoluzione delle attività e della fisionomia del mercato del lavoro dei professionisti (avvocati e notai, medici, veterinari, farmacisti, ingegneri e architetti, contabili) nel corso dell’Ottocento. La chiave di lettura scelta è quella dei rapporti con lo stato e con il mercato, due elementi profondamente intrecciati e determinanti per le professioni contemporanee. La rivoluzione istituzionale napoleonica, l’unificazione nazionale, il decollo economico di fine secolo hanno infatti rappresentato altrettante tappe di un mutamento che ha segnato le professioni italiane e le loro partizioni interne, contribuendo a modernizzare il mercato della domanda e dell’offerta di servizi professionali, il profilo dei professionisti italiani e il posto concreto che occupavano nella società italiana del XIX secolo, nonché le gerarchie che si disegnarono fuori e dentro le professioni. La relazione tra i professionisti, il mercato e lo stato, si configura comunque come una relazione binaria e dinamica nella quale i professionisti seppero reagire ai mutamenti del mercato del lavoro modificando i propri connotati professionali, ossia le funzioni e le competenze specialistiche, come fecero gli avvocati e i ragionieri, oppure ampliando e diversificando i propri spazi professionali come nel caso degli ingegneri e dei farmacisti. Nella cornice generale e comune entro la quale i professionisti italiani si trovarono a operare, quindi, il saggio dà conto della complessità di queste trasformazioni evidenziando, al contempo, i percorsi, i tempi, le specificità e le differenziazioni conosciuti dai singoli gruppi professionali.
2018
Storia del lavoro in Italia. L'Ottocento. Tradizione e modernità
114
166
A. Cantagalli
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