I musei didattici nella storia scolastica italiana tra esperienze pionieristiche e modelli commerciali (1860-1945)

Negli ultimi decenni l’attenzione della storiografia scolastica italiana si è a lungo concentrata sulla materialità scolastica ed in particolare sui musei didattici. Nati nel secondo Ottocento nel quadro del positivismo pedagogico europeo, essi si diffusero in Italia a seguito dei viaggi di funzionari ministeriali all’estero ed alla traduzione di opere straniere particolarmente significative per la comprensione dell’insegnamento oggettivo, dal quale scaturiva l’opportunità di specifiche collezioni di oggetti per il suo svolgimento nelle aule scolastiche. Nel contributo ci si soffermerà su alcune esperienze pionieristiche di musei didattici e sulla commercializzazione di modelli più agili da parte di case editrici particolarmente attrezzate alla vendita, pubblicizzata tramite cataloghi specifici. Emerge così la rilevanza di tali musei didattici nella storia scolastica italiana, di cui si rileva la presenza ancor oggi negli istituti scolastici più antichi, di recente sottoposti a recupero e valorizzazione in termini di patrimonio storico-educativo.