Comunicazione sociale e discorso pubblico: informazione e promozione della salute nei luoghi di lavoro

Le attività comunicative per la promozione della salute comportano sia un’assunzione di responsabilità istituzionale sia un’opportunità di confronto con istanze provenienti da diversi attori sociali, che talvolta si fanno protagonisti di dibattiti su temi controversi. Il problema che il contributo cerca di affrontare riguarda l'influenza che i processi di costruzione di significati della salute connessi alle iniziative promozionali implicano nel discorso pubblico. Quali sono i margini che distinguono forme assertive che limitano le libertà del dibattito pubblico tendendo ad imporre norme di condotta “oggettive”, da forme nuove di gestione delle collettività, che concorrono a migliorare le condizioni di vita comuni? Difficile fornire risposte definitive, ma un esercizio costante di consapevolezza critica può accompagnare la realizzazione delle pratiche di prevenzione rendendole più efficaci. La derivazione medico-scientifica di regole di comportamento non sempre riesce ad imporre una autorevolezza scontata nello spazio di discussione sociale: nuove forme di legittimazione e di fiducia possono però intrecciarsi con un ascolto attivo delle controversie ed evitando di considerare il comportamento individuale isolabile dalla loro collocazione in situazioni e contesti socio-culturali differenti. Grande spazio di ricerca ha dunque l'analisi delle modalità e degl attori che operano la selezione e la traduzione sociale e politica dei risultati medico-scientifci decidendo quali siano gli aspetti prioritari dei comportamenti a rischio, tenendo o no conto delle variabili socio-economiche che disvelano disuguaglianze che rendono talune fasce di popolazione più vulnerabili specie rispetto ai rischi sul luogo di lavoro.