La chimica del Settecento è una scienza soggetta a rapide e profondissime trasformazioni. Per molti versi questi cambiamenti coesistono con la persistenza di concetti attinti dalla tradizione alchemica: mentre personalità autorevoli come Guillaume François Rouelle e Pierre Joseph Macquer credono ancora nella trasmutazione dei metalli vili in oro, l’immagine dell’alchimia che traspare dall’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert è quella di un corpo di nozioni e pratiche sperimentali tutt’altro che estinto. I progressi sorprendenti della chimica tecnica e le sensazionali scoperte sulla natura dei gas minano però profondamente questo quadro, favorendo l’emergere di teorie della materia completamente nuove. È soprattutto il chimico francese Antoine Laurent Lavoisier (1743-1794) a fare da protagonista in questo mutamento di orizzonte. Se con gli esperimenti sulla natura composta dell’acqua Lavoisier sgretola definitivamente la teoria aristotelica dei quattro elementi, con la scoperta dei meccanismi che presiedono alla respirazione umana apre nuovi scenari, nella chimica come nella medicina. L’importanza delle sue scoperte, in particolare quella dell’ossigeno, fu tale che non mancò chi cercò di rinnovare, intorno ad esse, l’antico sogno alchemico dell’elisir di lunga di vita. L’antologia propone una serie di testi rappresentativi di questi dibattiti e scoperte, documentandone lo sviluppo in modo da farne risaltare la straordinaria ricchezza culturale.
marco beretta (2018). Alchimia e chimica nel Settecento. Antologia di testi. A cura di Francesca Antonelli e Marco Beretta. Milano : Editrice Bibliografica.
Alchimia e chimica nel Settecento. Antologia di testi. A cura di Francesca Antonelli e Marco Beretta
marco beretta
Writing – Original Draft Preparation
2018
Abstract
La chimica del Settecento è una scienza soggetta a rapide e profondissime trasformazioni. Per molti versi questi cambiamenti coesistono con la persistenza di concetti attinti dalla tradizione alchemica: mentre personalità autorevoli come Guillaume François Rouelle e Pierre Joseph Macquer credono ancora nella trasmutazione dei metalli vili in oro, l’immagine dell’alchimia che traspare dall’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert è quella di un corpo di nozioni e pratiche sperimentali tutt’altro che estinto. I progressi sorprendenti della chimica tecnica e le sensazionali scoperte sulla natura dei gas minano però profondamente questo quadro, favorendo l’emergere di teorie della materia completamente nuove. È soprattutto il chimico francese Antoine Laurent Lavoisier (1743-1794) a fare da protagonista in questo mutamento di orizzonte. Se con gli esperimenti sulla natura composta dell’acqua Lavoisier sgretola definitivamente la teoria aristotelica dei quattro elementi, con la scoperta dei meccanismi che presiedono alla respirazione umana apre nuovi scenari, nella chimica come nella medicina. L’importanza delle sue scoperte, in particolare quella dell’ossigeno, fu tale che non mancò chi cercò di rinnovare, intorno ad esse, l’antico sogno alchemico dell’elisir di lunga di vita. L’antologia propone una serie di testi rappresentativi di questi dibattiti e scoperte, documentandone lo sviluppo in modo da farne risaltare la straordinaria ricchezza culturale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.