Il volume indaga i segnali discorsivi dell’italiano in una specifica situazione di contatto linguistico, ovvero nell’area di lingua ladina del Trentino-Alto Adige e, più precisamente, nelle tre valli di Fassa, Badia e Gardena. I segnali discorsivi – una classe formalmente eterogenea, composta da elementi provenienti da varie categorie lessicali – sono particolarmente adatti a essere studiati in questo tipo di contesto, poiché le loro caratteristiche li rendono soggetti al passaggio da una lingua all’altra, mettendo in evidenza ciò che hanno in comune da un punto di vista funzionale. L’intero sistema dei segnali discorsivi a disposizione dei parlanti è stato ricostruito sulle basi di un corpus di ladino parlato, al fine di verificare la distribuzione delle lingue in gioco sulle diverse forme e di appurare la presenza di gerarchie di prestito tra le tre sottofunzioni principali della classe (interazionale, metatestuale e cognitiva). L’analisi del fenomeno permette anche di comprendere alcuni meccanismi in atto all’interno della comunità ladina, rendendo possibile l’identificazione, nelle tre diverse valli, della lingua pragmaticamente dominante (ovvero, quella verso cui il parlante dirige il massimo sforzo mentale durante l’interazione) e mostrando come sia possibile che tali meccanismi stiano portando, similmente ad altri casi, a un cambiamento linguistico. L’indagine rappresenta un primo studio sistematico dei segnali discorsivi italiani in situazione di contatto, e offre una panoramica sia sul ladino parlato oggi nelle valli dolomitiche, sia su uno dei tanti interessanti fenomeni dovuti alla compresenza tra l’italiano e le lingue di minoranza sul territorio nazionale.

Segnali di contatto. Italiano e ladino nelle valli del Trentino-Alto Adige

Fiorentini, Ilaria
2017

Abstract

Il volume indaga i segnali discorsivi dell’italiano in una specifica situazione di contatto linguistico, ovvero nell’area di lingua ladina del Trentino-Alto Adige e, più precisamente, nelle tre valli di Fassa, Badia e Gardena. I segnali discorsivi – una classe formalmente eterogenea, composta da elementi provenienti da varie categorie lessicali – sono particolarmente adatti a essere studiati in questo tipo di contesto, poiché le loro caratteristiche li rendono soggetti al passaggio da una lingua all’altra, mettendo in evidenza ciò che hanno in comune da un punto di vista funzionale. L’intero sistema dei segnali discorsivi a disposizione dei parlanti è stato ricostruito sulle basi di un corpus di ladino parlato, al fine di verificare la distribuzione delle lingue in gioco sulle diverse forme e di appurare la presenza di gerarchie di prestito tra le tre sottofunzioni principali della classe (interazionale, metatestuale e cognitiva). L’analisi del fenomeno permette anche di comprendere alcuni meccanismi in atto all’interno della comunità ladina, rendendo possibile l’identificazione, nelle tre diverse valli, della lingua pragmaticamente dominante (ovvero, quella verso cui il parlante dirige il massimo sforzo mentale durante l’interazione) e mostrando come sia possibile che tali meccanismi stiano portando, similmente ad altri casi, a un cambiamento linguistico. L’indagine rappresenta un primo studio sistematico dei segnali discorsivi italiani in situazione di contatto, e offre una panoramica sia sul ladino parlato oggi nelle valli dolomitiche, sia su uno dei tanti interessanti fenomeni dovuti alla compresenza tra l’italiano e le lingue di minoranza sul territorio nazionale.
2017
221
978-88-917-5355-7
Fiorentini, Ilaria
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/647802
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact