Analisi dei diari inediti di Fernando Malavolti (1913 – 1954) in relazione alla Grotta di Terenzano (Scandiano, RE), ospitata nei gessi messiniani, citata per la prima volta da Lazzaro Spallanzani nella seconda metà del XVIII secolo. Tale caverna attirò l'attenzione dello studioso per via di una sua frequentazione antropica tra Tardo Medioevo e prima età Moderna come sede di una zecca clandestina. La cavità è tuttora a catasto nell'ambito del Catasto delle Cavità Naturali in Emilia-Romagna, ma non identificata con precisione sul terreno. Verosimilmente, dopo le esplorazioni di Malavolti tra anni '30 e '40 del XX secolo, essa è completamente crollata, oppure è stata demolita in seguito all'avanzamento del fronte di scavo di una cava di gesso qui aperta.
Fernando Malavolti e i gessi messiniani reggiani. Nuovi dati sulla Grotta di Terenzano (Scandiano)
Stefano Piastra
2018
Abstract
Analisi dei diari inediti di Fernando Malavolti (1913 – 1954) in relazione alla Grotta di Terenzano (Scandiano, RE), ospitata nei gessi messiniani, citata per la prima volta da Lazzaro Spallanzani nella seconda metà del XVIII secolo. Tale caverna attirò l'attenzione dello studioso per via di una sua frequentazione antropica tra Tardo Medioevo e prima età Moderna come sede di una zecca clandestina. La cavità è tuttora a catasto nell'ambito del Catasto delle Cavità Naturali in Emilia-Romagna, ma non identificata con precisione sul terreno. Verosimilmente, dopo le esplorazioni di Malavolti tra anni '30 e '40 del XX secolo, essa è completamente crollata, oppure è stata demolita in seguito all'avanzamento del fronte di scavo di una cava di gesso qui aperta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.