Il tema della scuola è uno di quelli su cui storicamente si è strutturata in Italia una contrapposizione forte fra cattolici e difensori della laicità dello Stato. Il saggio si propone anzitutto di presentare le ragioni culturali del contrasto, che si radica su due idee diverse di laicità che, applicate alla scuola statale, portano a prospettive molto diverse sul senso ultimo dell’educare e sui modi con cui rispettare tutte le posizioni, senza discriminazioni. Avanza, poi, una definizione di laicità della scuola e, sulla scorta dell’impostazione offerta dal Card. Ratzinger, una proposta conseguente di metodo educativo che la rende effettivamente praticabile. Di seguito vengono affrontate tre questioni che appaiono particolarmente rilevanti sotto il profilo della laicità. La prima è la questione se sia legittimo l’insegnamento della religione cattolica nella scuola statale e in che modo questa e, più in generale, la religione debba essere proposta. Il secondo tema è quello della presenza del crocifisso e, più in generale, della legittimità dell’ uso di simboli religiosi negli edifici pubblici, con particolare riferimento alle aule scolastiche. L’ultima questione è relativa al pluralismo “delle” scuole, da affiancare al pluralismo “nella” scuola o, come alcuni preferiscono dire, al problema della libertà di educazione. La domanda cui si cercherà di rispondere è se e in che misura un effettivo pluralismo delle scuole contrasti con il principio di laicità dello Stato o, se, al contrario, non possa favorire una sua più piena attuazione.
I. Colozzi (2008). Laicità e scuola. BOLOGNA : Il Mulino.
Laicità e scuola
COLOZZI, IVO
2008
Abstract
Il tema della scuola è uno di quelli su cui storicamente si è strutturata in Italia una contrapposizione forte fra cattolici e difensori della laicità dello Stato. Il saggio si propone anzitutto di presentare le ragioni culturali del contrasto, che si radica su due idee diverse di laicità che, applicate alla scuola statale, portano a prospettive molto diverse sul senso ultimo dell’educare e sui modi con cui rispettare tutte le posizioni, senza discriminazioni. Avanza, poi, una definizione di laicità della scuola e, sulla scorta dell’impostazione offerta dal Card. Ratzinger, una proposta conseguente di metodo educativo che la rende effettivamente praticabile. Di seguito vengono affrontate tre questioni che appaiono particolarmente rilevanti sotto il profilo della laicità. La prima è la questione se sia legittimo l’insegnamento della religione cattolica nella scuola statale e in che modo questa e, più in generale, la religione debba essere proposta. Il secondo tema è quello della presenza del crocifisso e, più in generale, della legittimità dell’ uso di simboli religiosi negli edifici pubblici, con particolare riferimento alle aule scolastiche. L’ultima questione è relativa al pluralismo “delle” scuole, da affiancare al pluralismo “nella” scuola o, come alcuni preferiscono dire, al problema della libertà di educazione. La domanda cui si cercherà di rispondere è se e in che misura un effettivo pluralismo delle scuole contrasti con il principio di laicità dello Stato o, se, al contrario, non possa favorire una sua più piena attuazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.