Nello scenario contemporaneo, caratterizzato da una sempre più virtualizzazione dell’economia, della politica e dei rapporti sociali, i videogiochi si collocano come uno degli emblemi del complesso intreccio tra modelli tecnologici, processi di comunicazione e matrici socio-culturali del sistema mediatico. È innegabile che la diffusione dei videogiochi abbia assunto oggi una portata al di sopra di ogni aspettativa: un esplosivo fenomeno “nato per gioco”, divenuto un vero e proprio medium comunicativo, sempre meno forma di intrattenimento ludico fine a se stessa e sempre più metafora del grande gioco della realtà della vita, tra contraddizioni e complessità. Il motivo di questo successo è da ricercarsi, sicuramente, nelle caratteristiche intrinseche: oltre ad avere un carattere ludico e a presentare una grande quantità di azione visiva e multimediale, i videogiochi sono oggetti interattivi, richiedono una partecipazione intenzionale e in prima persona, consacrando il passaggio da una generazione di telespettatori ad una di «manipolatori di schermi». I processi formativi e gli ambiti educativi non possono rimanere sulla soglia, o, ancor più, restare al di fuori di questi territori di vita quotidiana, perché è anche lì che abitano i giovani, i bambini e le bambine di oggi; è lì che accadono nuove forme di cittadinanza; è forse lì, in quei territori, che l’umanità sta cercando talvolta nuove possibilità, nuove frontiere, talvolta, invece, si sta replicando come in uno specchio.

I nuovi scenari delle narrazioni, tra multimedialità, interattività e processi formativi: i videogiochi

NARDONE, Mariarosaria
2016

Abstract

Nello scenario contemporaneo, caratterizzato da una sempre più virtualizzazione dell’economia, della politica e dei rapporti sociali, i videogiochi si collocano come uno degli emblemi del complesso intreccio tra modelli tecnologici, processi di comunicazione e matrici socio-culturali del sistema mediatico. È innegabile che la diffusione dei videogiochi abbia assunto oggi una portata al di sopra di ogni aspettativa: un esplosivo fenomeno “nato per gioco”, divenuto un vero e proprio medium comunicativo, sempre meno forma di intrattenimento ludico fine a se stessa e sempre più metafora del grande gioco della realtà della vita, tra contraddizioni e complessità. Il motivo di questo successo è da ricercarsi, sicuramente, nelle caratteristiche intrinseche: oltre ad avere un carattere ludico e a presentare una grande quantità di azione visiva e multimediale, i videogiochi sono oggetti interattivi, richiedono una partecipazione intenzionale e in prima persona, consacrando il passaggio da una generazione di telespettatori ad una di «manipolatori di schermi». I processi formativi e gli ambiti educativi non possono rimanere sulla soglia, o, ancor più, restare al di fuori di questi territori di vita quotidiana, perché è anche lì che abitano i giovani, i bambini e le bambine di oggi; è lì che accadono nuove forme di cittadinanza; è forse lì, in quei territori, che l’umanità sta cercando talvolta nuove possibilità, nuove frontiere, talvolta, invece, si sta replicando come in uno specchio.
2016
Narrazioni dell'incertezza. Società, media, letteratura
182
191
NARDONE, Mariarosaria
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