il presente saggio fa parte del volume di Atti del Seminario di studio "Henri-Irénée Marrou" , tenutosi al Dipartimento di scienze umane e sociali dell’ Università degli Studi di Bergamo, il 17 ottobre 2016.Tema centrale è stata l’ opera storiografica e la riflessione storico-educativa di Henri Irénée Marrou, in occasione della nuova edizione, per i tipi di Studium, della “Storia dell’ educazione nell’ antichità”, L’idea che il Seminario ha scelto di sondare è quella di uno sguardo ampio sullo storico e sull’ intellettuale Marrou, mettendo a confronto la prospettiva degli studi francesi con l’Italia, paese per più versi significativo nella biografia intellettuale e nella riflessione del grande storico d’oltr’alpe. In tale contesto si colloca l'approfondimento sulla ricca e variegata attività musicologica ed etnomusicologica di Marrou come ascoltatore, recensore, storico e didatta. In tale prospettiva mi sono posta i seguenti quesiti: Qual era stato il percorso che aveva condotto Marrou a elaborare il progetto di restituire alla musica il ruolo di componente indispensabile alla formazione degli uomini nel mondo antico? Come ne aveva trattato nei suoi scritti precedenti? E ancora: quali incontri, ambienti e letture lo avevano mosso verso le prospettive interdisciplinari di un dialogo tra storia e musicologia, non consuete negli anni immediatamente successivi al secondo conflitto mondiale? Chi era lo studente a cui il libro era stato dedicato? Per tentare di rispondere ai primi due quesiti ho seguito le tracce della presenza della musica degli antichi in due saggi di Marrou precedenti l’"Histoire": ovvero nella dissertazione principale "Saint Augustin et la fin de la culture antique" (1938), e nel "Traité de la musique selon l’esprit de Saint Augustin" (1940) pubblicato con lo pseudonimo di Henri Davenson. Inoltre per tentare di accedere alle dinamiche delle relazioni interpersonali di Marrou mi sono venuti in aiuto gli appunti dei "Carnets posthumes", editi dalla figlia Françoise e sinora inesplorati sistematicamente, per quanto almeno mi è noto, in prospettiva musicologica.
Restani D. (2018). La musica degli antichi per rianimare i cuori dei giovani : Marrou historien (et musicologue) engagé. Roma : Studium.
La musica degli antichi per rianimare i cuori dei giovani : Marrou historien (et musicologue) engagé
Restani D.
2018
Abstract
il presente saggio fa parte del volume di Atti del Seminario di studio "Henri-Irénée Marrou" , tenutosi al Dipartimento di scienze umane e sociali dell’ Università degli Studi di Bergamo, il 17 ottobre 2016.Tema centrale è stata l’ opera storiografica e la riflessione storico-educativa di Henri Irénée Marrou, in occasione della nuova edizione, per i tipi di Studium, della “Storia dell’ educazione nell’ antichità”, L’idea che il Seminario ha scelto di sondare è quella di uno sguardo ampio sullo storico e sull’ intellettuale Marrou, mettendo a confronto la prospettiva degli studi francesi con l’Italia, paese per più versi significativo nella biografia intellettuale e nella riflessione del grande storico d’oltr’alpe. In tale contesto si colloca l'approfondimento sulla ricca e variegata attività musicologica ed etnomusicologica di Marrou come ascoltatore, recensore, storico e didatta. In tale prospettiva mi sono posta i seguenti quesiti: Qual era stato il percorso che aveva condotto Marrou a elaborare il progetto di restituire alla musica il ruolo di componente indispensabile alla formazione degli uomini nel mondo antico? Come ne aveva trattato nei suoi scritti precedenti? E ancora: quali incontri, ambienti e letture lo avevano mosso verso le prospettive interdisciplinari di un dialogo tra storia e musicologia, non consuete negli anni immediatamente successivi al secondo conflitto mondiale? Chi era lo studente a cui il libro era stato dedicato? Per tentare di rispondere ai primi due quesiti ho seguito le tracce della presenza della musica degli antichi in due saggi di Marrou precedenti l’"Histoire": ovvero nella dissertazione principale "Saint Augustin et la fin de la culture antique" (1938), e nel "Traité de la musique selon l’esprit de Saint Augustin" (1940) pubblicato con lo pseudonimo di Henri Davenson. Inoltre per tentare di accedere alle dinamiche delle relazioni interpersonali di Marrou mi sono venuti in aiuto gli appunti dei "Carnets posthumes", editi dalla figlia Françoise e sinora inesplorati sistematicamente, per quanto almeno mi è noto, in prospettiva musicologica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.