Voci dal verbo violare, sono le voci quotidiane che spesso rimangono silenziose o sono scomode da ascoltare perché continuano a narrare e a tessere il dominio violento fatto quotidianamente sulle donne, sul loro corpo, ma non solo: sui loro sogni, sulle loro identità migranti, sul loro ruolo famigliare, sociale e lavorativo; sul loro equilibrio psichico. Sul loro, sul nostro essere donna nella contemporaneità e nella storia. E sono le voci che spesso vengono accolte dalle professioniste e dai professionisti dell’educazione, che incontrano queste donne nel momento in cui la violenza subita a di colpo frenato, deviato le loro vite; le ha rese disorientate e alla ricerca di nuovi inizi, di altre direzioni in cui credere.
Introduzione / Nardone R.. - STAMPA. - (2010), pp. 9-13.
Introduzione
Nardone R.
2010
Abstract
Voci dal verbo violare, sono le voci quotidiane che spesso rimangono silenziose o sono scomode da ascoltare perché continuano a narrare e a tessere il dominio violento fatto quotidianamente sulle donne, sul loro corpo, ma non solo: sui loro sogni, sulle loro identità migranti, sul loro ruolo famigliare, sociale e lavorativo; sul loro equilibrio psichico. Sul loro, sul nostro essere donna nella contemporaneità e nella storia. E sono le voci che spesso vengono accolte dalle professioniste e dai professionisti dell’educazione, che incontrano queste donne nel momento in cui la violenza subita a di colpo frenato, deviato le loro vite; le ha rese disorientate e alla ricerca di nuovi inizi, di altre direzioni in cui credere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.