Il saggio affronta il controverso problema della governance in Bosnia-Erzegovina alla luce dell'attuazione degli Accordi di Dayton con i quali sono state sospese le operazioni militari che duravano dal 1992. In particolare, il saggio muove dalla definizione dell'idea di etno-nazione inclusa nella Costituzione del nuovo paese allegata al trattato di pace e discute se e fino a che punto questa concezione abbia influito sull'organizzazione e sull'efficienza istituzionale del paese. Basato su fonti originali e numerosi fieldwork, questo studio sostiene come l'asimmetria istituzionale esercitata dalle due entità e, in una di queste, dai singoli cantoni, abbia provocato uno stallo della governance e rappresenti un ostacolo rilevante, se non dominante, nell'auspicato processo di integrazione europea. Il saggio giunge pertanto alla conclusione che solo una pressione molto forte da parte, però, di una UE coerente e determinata a rafforzare la propria integrazione politica sia in grado di spezzare l'immobilismo che caratterizza l'esercizio della politica e della pubblica amministrazione in Bosnia-Erzegovina.
Etno-politica e State-Building: il problema controverso dell'efficienza istituzionale in Bosnia-Erzegovina
Stefano Bianchini
Writing – Review & Editing
2009
Abstract
Il saggio affronta il controverso problema della governance in Bosnia-Erzegovina alla luce dell'attuazione degli Accordi di Dayton con i quali sono state sospese le operazioni militari che duravano dal 1992. In particolare, il saggio muove dalla definizione dell'idea di etno-nazione inclusa nella Costituzione del nuovo paese allegata al trattato di pace e discute se e fino a che punto questa concezione abbia influito sull'organizzazione e sull'efficienza istituzionale del paese. Basato su fonti originali e numerosi fieldwork, questo studio sostiene come l'asimmetria istituzionale esercitata dalle due entità e, in una di queste, dai singoli cantoni, abbia provocato uno stallo della governance e rappresenti un ostacolo rilevante, se non dominante, nell'auspicato processo di integrazione europea. Il saggio giunge pertanto alla conclusione che solo una pressione molto forte da parte, però, di una UE coerente e determinata a rafforzare la propria integrazione politica sia in grado di spezzare l'immobilismo che caratterizza l'esercizio della politica e della pubblica amministrazione in Bosnia-Erzegovina.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.