Le seimila e più lettere di Giacomo Puccini fino ad oggi rintracciate costituiscono una “dichiarazione di pensiero” inestimabile per ricchezza e valore, che possiamo interrogare da numerose prospettive. Una delle più interessanti è la sua posizione rispetto al turbinio di nuove correnti estetiche all'interno del quale Puccini si trova a vivere. Le opinioni espresse nel corso degli anni sui suoi colleghi più in vista costituiscono, lette in controluce, un'immagine della sua propria visione estetica sulla musica e sul teatro d'opera in particolare. L'articolo ha setacciato i carteggi pucciniani facendo emergere le dichiarazioni più significative, e talvolta imprevedibili, cercando di offrirne di volta in volta una chiave di lettura.
Marco Beghelli (2018). Puccini parla dei colleghi. Firenze : Olschki.
Puccini parla dei colleghi
Marco Beghelli
2018
Abstract
Le seimila e più lettere di Giacomo Puccini fino ad oggi rintracciate costituiscono una “dichiarazione di pensiero” inestimabile per ricchezza e valore, che possiamo interrogare da numerose prospettive. Una delle più interessanti è la sua posizione rispetto al turbinio di nuove correnti estetiche all'interno del quale Puccini si trova a vivere. Le opinioni espresse nel corso degli anni sui suoi colleghi più in vista costituiscono, lette in controluce, un'immagine della sua propria visione estetica sulla musica e sul teatro d'opera in particolare. L'articolo ha setacciato i carteggi pucciniani facendo emergere le dichiarazioni più significative, e talvolta imprevedibili, cercando di offrirne di volta in volta una chiave di lettura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.