Nel presente contributo mi soffermerò sulla parte introduttiva del Simposio, osservando come nel prologo e nella descrizione delle prime fasi del convito Platone profili interessanti scenari sulle modalità corrette di impostare un percorso conoscitivo ispirato alla ricerca del bello e al ripudio del brutto. Per far ciò, utilizzerò come paradigma metodologico di riferimento alcuni contenuti riportati nel discorso di Socrate sul corretto modo di procedere nella ricerca. Suggerirò infatti che il discorso aristotelico sui misteri d’amore proposti da Diotima possa fornire una possibile chiave d’accesso ad una lettura del prologo capace di contenere a livello embrionale le architetture di visioni complesse sul buono e sul cattivo (visioni che verranno successivamente articolate negli elogi su Erōs pronunciati da alcuni simposiasti). Sosterrò in particolare che il prologo consente di ricostruire sia una modalità “brutta” di conseguimento della conoscenza (che, proprio per questo, sarà “conoscenza” soltanto in apparenza) sia una (quella manifestata da Apollodoro) che presenta possibili strade di miglioramento. Nella sezione finale mostrerò invece come la preparazione di Socrate al banchetto di Agatone faccia emergere il ruolo che un corretto approccio al bello detiene nella ricerca del buono.

Il valore metodologico dell’amare “in modo bello” nel Simposio di Platone. Un antidoto al brutto e al cattivo

Elena Irrera
2017

Abstract

Nel presente contributo mi soffermerò sulla parte introduttiva del Simposio, osservando come nel prologo e nella descrizione delle prime fasi del convito Platone profili interessanti scenari sulle modalità corrette di impostare un percorso conoscitivo ispirato alla ricerca del bello e al ripudio del brutto. Per far ciò, utilizzerò come paradigma metodologico di riferimento alcuni contenuti riportati nel discorso di Socrate sul corretto modo di procedere nella ricerca. Suggerirò infatti che il discorso aristotelico sui misteri d’amore proposti da Diotima possa fornire una possibile chiave d’accesso ad una lettura del prologo capace di contenere a livello embrionale le architetture di visioni complesse sul buono e sul cattivo (visioni che verranno successivamente articolate negli elogi su Erōs pronunciati da alcuni simposiasti). Sosterrò in particolare che il prologo consente di ricostruire sia una modalità “brutta” di conseguimento della conoscenza (che, proprio per questo, sarà “conoscenza” soltanto in apparenza) sia una (quella manifestata da Apollodoro) che presenta possibili strade di miglioramento. Nella sezione finale mostrerò invece come la preparazione di Socrate al banchetto di Agatone faccia emergere il ruolo che un corretto approccio al bello detiene nella ricerca del buono.
2017
Il bello, il brutto e il Cattivo
90
127
Elena Irrera
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