La prima giornata italo-francese del 24 ottobre 2016 si prefiggeva l’obiettivo di esaminare alcune questioni concernenti la cittadinanza che più di recente stanno interessando il relativo dibattito, in particolare negli ordinamenti francese ed italiano, coinvolgendo giovani studiosi provenienti da istituzioni di entrambi i Paesi. In Francia, all’indomani degli attentati del 13 novembre, era stata avanzata una proposta di legge volta a modificare la disciplina relativa alle modalità di acquisto e perdita della cittadinanza, in particolare nel caso di soggetti con doppia cittadinanza condannati per terrorismo. Tale proposta, oggetto di numerose contestazioni, è stata successivamente ritirata dall’ex Presidente François Hollande. In Italia, invece, è stato a lungo in discussione in Senato il disegno di legge in materia di acquisto della cittadinanza che modifica la disciplina stabilita nella legge 5 febbraio 1992, n. 91, dopo più di un anno in Commissione Affari Costituzionali. La maggiore novità del testo, che fu approvato dalla Camera dei Deputati il 13 ottobre 2015, è l’ampliamento dell’operatività dello ius soli e l’introduzione di un nuovo criterio per l’acquisto della cittadinanza in seguito alla frequenza di un percorso scolastico (c.d. ius culturae). Sia la Francia che l’Italia, dunque, sono parse almeno in un certo frangente storico - forse già terminato, ma indicativo di tendenze e problematiche storiche - rimettere in discussione la cittadinanza nelle sue tre principali articolazioni: cittadinanza come status, come diritto e come elemento di identità. Entrambe le proposte, infatti, riflettono la tensione esistente tra gli ordinamenti giuridici che intendono ridefinire il significato della cittadinanza e le istanze della realtà sociale che si caratterizza per una sempre maggiore diversità etnica, religiosa e culturale. Oggetto di approfondimento della giornata di studi non sono state soltanto le recenti proposte di riforma francese ed italiana, ma lo spettro del dibattito si è ampliato anche al ruolo del diritto pubblico internazionale, all’evoluzione della cittadinanza e dei diritti delle donne in Nord Africa e Medio Oriente dopo le Primavere arabe, e all’influenza della cittadinanza europea come fattore trasformativo della cittadinanza nazionale.

E.Ferioli (2017). La cittadinanza in Francia e in Italia: proposte di riforma e prospettive future. Pisa : Sant'Anna Legal Studies/Panoptica.

La cittadinanza in Francia e in Italia: proposte di riforma e prospettive future

E. Ferioli
2017

Abstract

La prima giornata italo-francese del 24 ottobre 2016 si prefiggeva l’obiettivo di esaminare alcune questioni concernenti la cittadinanza che più di recente stanno interessando il relativo dibattito, in particolare negli ordinamenti francese ed italiano, coinvolgendo giovani studiosi provenienti da istituzioni di entrambi i Paesi. In Francia, all’indomani degli attentati del 13 novembre, era stata avanzata una proposta di legge volta a modificare la disciplina relativa alle modalità di acquisto e perdita della cittadinanza, in particolare nel caso di soggetti con doppia cittadinanza condannati per terrorismo. Tale proposta, oggetto di numerose contestazioni, è stata successivamente ritirata dall’ex Presidente François Hollande. In Italia, invece, è stato a lungo in discussione in Senato il disegno di legge in materia di acquisto della cittadinanza che modifica la disciplina stabilita nella legge 5 febbraio 1992, n. 91, dopo più di un anno in Commissione Affari Costituzionali. La maggiore novità del testo, che fu approvato dalla Camera dei Deputati il 13 ottobre 2015, è l’ampliamento dell’operatività dello ius soli e l’introduzione di un nuovo criterio per l’acquisto della cittadinanza in seguito alla frequenza di un percorso scolastico (c.d. ius culturae). Sia la Francia che l’Italia, dunque, sono parse almeno in un certo frangente storico - forse già terminato, ma indicativo di tendenze e problematiche storiche - rimettere in discussione la cittadinanza nelle sue tre principali articolazioni: cittadinanza come status, come diritto e come elemento di identità. Entrambe le proposte, infatti, riflettono la tensione esistente tra gli ordinamenti giuridici che intendono ridefinire il significato della cittadinanza e le istanze della realtà sociale che si caratterizza per una sempre maggiore diversità etnica, religiosa e culturale. Oggetto di approfondimento della giornata di studi non sono state soltanto le recenti proposte di riforma francese ed italiana, ma lo spettro del dibattito si è ampliato anche al ruolo del diritto pubblico internazionale, all’evoluzione della cittadinanza e dei diritti delle donne in Nord Africa e Medio Oriente dopo le Primavere arabe, e all’influenza della cittadinanza europea come fattore trasformativo della cittadinanza nazionale.
2017
161
E.Ferioli (2017). La cittadinanza in Francia e in Italia: proposte di riforma e prospettive future. Pisa : Sant'Anna Legal Studies/Panoptica.
E.Ferioli
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