Una riflessione sulla Ricerca-Formazione dal punto di vista pedagogico chiama in causa almeno due livelli di analisi della problematica: da un lato gli elementi di metodo di che possono caratterizzare questo tipo di -secondo una prospettiva pedagogica – facendo riferimento, in questo contributo, al quadro della Pedagogia Sperimentale -, dall’altro le caratteristiche dei processi formativi che la Ricerca-Formazione genera. Senza potersi soffermare sugli elementi di metodo e sugli aspetti epistemologici che caratterizzano l’approccio della Ricerca-Formazione, che sono peraltro stati approfonditi nei precedenti capitoli, la riflessione intende focalizzarsi sui contributi e sulle specificità della Pedagogia rispetto a questo tipo di ricerca. Fermo restando il fondamentale contributo dei modelli di Ricerca Azione (Lewin 1946), ma soffermandosi su fonti più specificamente educative, vale la pena ricordare che la Ricerca-Formazione in Italia ha trovato fonte di ispirazione nell’idea di valutazione come dispositivo formativo e trasformativo proposta dai modelli dell’Educational Evaluation Research (Scriven 1999, 2000 Walberg e Haertel, 1990; Husen e Postlethwaite, 1994; Becchi e Bondioli, 1994; Kellaghan, Stufflebeam, 2003). Si tratta di un approccio alla ricerca valutativa in cui, come sottolineano Bondioli e Ferrari (2000), si usano strumenti scientificamente rigorosi per raccogliere informazioni su un determinato evento e per attivare un processo dinamico di interpretazione dei dati che porti delle ricadute sulla situazione studiata. Tale ricaduta si manifesta sotto forma di cambiamento, miglioramento e innovazione. La valutazione è qui intesa come momento di riflessione che conduce a una presa di decisione, a partire da informazioni raccolte in modo sistematico e intersoggettivo. I processi di ricerca e valutazione messi a punto secondo questo modello implicano l’analisi di una realtà definita sulla base di indicatori e strumenti scientificamente validi, ma che non possono essere considerati “neutri” e che richiedono, quindi, per arrivare a formulare giudizi di valore e a prendere delle decisioni, una lettura interpretativa intersoggettiva.

La Ricerca Formazione in una prospettiva pedagogica

Elena Luppi
2018

Abstract

Una riflessione sulla Ricerca-Formazione dal punto di vista pedagogico chiama in causa almeno due livelli di analisi della problematica: da un lato gli elementi di metodo di che possono caratterizzare questo tipo di -secondo una prospettiva pedagogica – facendo riferimento, in questo contributo, al quadro della Pedagogia Sperimentale -, dall’altro le caratteristiche dei processi formativi che la Ricerca-Formazione genera. Senza potersi soffermare sugli elementi di metodo e sugli aspetti epistemologici che caratterizzano l’approccio della Ricerca-Formazione, che sono peraltro stati approfonditi nei precedenti capitoli, la riflessione intende focalizzarsi sui contributi e sulle specificità della Pedagogia rispetto a questo tipo di ricerca. Fermo restando il fondamentale contributo dei modelli di Ricerca Azione (Lewin 1946), ma soffermandosi su fonti più specificamente educative, vale la pena ricordare che la Ricerca-Formazione in Italia ha trovato fonte di ispirazione nell’idea di valutazione come dispositivo formativo e trasformativo proposta dai modelli dell’Educational Evaluation Research (Scriven 1999, 2000 Walberg e Haertel, 1990; Husen e Postlethwaite, 1994; Becchi e Bondioli, 1994; Kellaghan, Stufflebeam, 2003). Si tratta di un approccio alla ricerca valutativa in cui, come sottolineano Bondioli e Ferrari (2000), si usano strumenti scientificamente rigorosi per raccogliere informazioni su un determinato evento e per attivare un processo dinamico di interpretazione dei dati che porti delle ricadute sulla situazione studiata. Tale ricaduta si manifesta sotto forma di cambiamento, miglioramento e innovazione. La valutazione è qui intesa come momento di riflessione che conduce a una presa di decisione, a partire da informazioni raccolte in modo sistematico e intersoggettivo. I processi di ricerca e valutazione messi a punto secondo questo modello implicano l’analisi di una realtà definita sulla base di indicatori e strumenti scientificamente validi, ma che non possono essere considerati “neutri” e che richiedono, quindi, per arrivare a formulare giudizi di valore e a prendere delle decisioni, una lettura interpretativa intersoggettiva.
2018
La Ricerca-Formazione
204
209
Elena Luppi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/636989
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