Negli ultimi anni gli spettri sono tornati sulla scena intellettuale, diventando una metafora concettuale ricorrente e multiforme. Il concetto di spettralità viene usato per ripensare l’influenza esercitata dagli schermi sui corpi e sulle menti, per gettare nuova luce sulla dimensione immateriale della realtà in cui viviamo. Al di là di questo, dalla psicologia alla politica, dagli studi di genere all’architettura, i contesti in cui tale concetto compare sono così numerosi che nel mondo anglosassone si parla ormai di «spectral turn». Nella maggior parte delle teorie recenti, la dimensione spettrale non prevede si creda nella realtà delle rivelazioni spiritiche: il fantasma è stato disancorato dall’armamentario superstizioso ed è in buona sostanza ridotto a materia speculativa. Questa spettralità senza fantasmi, in verità, ha una storia secolare, che oggi viene spesso trascurata. «Ritorni spettrali» suggerisce di riallacciare il filo col passato, e di leggere la spettralità contemporanea in relazione a quell’ampio processo di «liberazione» dalla credenza nel soprannaturale che si è intensificato parallelamente allo sviluppo tecnico e industriale, alla modernizzazione urbana e abitativa e all’affermazione del paradigma psicoanalitico, il quale ha contribuito non poco alla riduzione dello spettro a «semplice metafora».

Ritorni spettrali. Storie e teorie della spettralità senza fantasmi

Puglia Ezio;Fusillo Massimo;Mangini Angelo M.
2018

Abstract

Negli ultimi anni gli spettri sono tornati sulla scena intellettuale, diventando una metafora concettuale ricorrente e multiforme. Il concetto di spettralità viene usato per ripensare l’influenza esercitata dagli schermi sui corpi e sulle menti, per gettare nuova luce sulla dimensione immateriale della realtà in cui viviamo. Al di là di questo, dalla psicologia alla politica, dagli studi di genere all’architettura, i contesti in cui tale concetto compare sono così numerosi che nel mondo anglosassone si parla ormai di «spectral turn». Nella maggior parte delle teorie recenti, la dimensione spettrale non prevede si creda nella realtà delle rivelazioni spiritiche: il fantasma è stato disancorato dall’armamentario superstizioso ed è in buona sostanza ridotto a materia speculativa. Questa spettralità senza fantasmi, in verità, ha una storia secolare, che oggi viene spesso trascurata. «Ritorni spettrali» suggerisce di riallacciare il filo col passato, e di leggere la spettralità contemporanea in relazione a quell’ampio processo di «liberazione» dalla credenza nel soprannaturale che si è intensificato parallelamente allo sviluppo tecnico e industriale, alla modernizzazione urbana e abitativa e all’affermazione del paradigma psicoanalitico, il quale ha contribuito non poco alla riduzione dello spettro a «semplice metafora».
2018
268
9788815275585
Puglia Ezio; Fusillo Massimo; Lazzarin Stefano; Mangini Angelo M.
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