Nico Staiti e Silvia Bruni propongono gli esiti della loro lunga e articolata indagine su diversi riti femminili, e sul ruolo dei suonatori e danzatori effeminati come officianti dei medesimi rituali, soprattutto nell’area di Meknes, una città del Marocco settentrionale. Insieme, rilevano una forte soggettività e progettualità femminile, probabile esito di remote matrici berbere ed ebraiche, ed effetti densi e stratificati di combinazioni sincretiche che attingono all’islam, al cristianesimo e a non pochi «culti animistici importati dall’Africa sub-sahariana e variamente rimodellati». Pure colgono la complessità delle diverse azioni condotte dalle confraternite locali, nella evocazione di molteplici entità sovrannaturali, i g ̆inn, e nella conduzione della possessione, di cui sono attori prevalenti gli adepti e i celebranti stessi dei culti.
N. Staiti, S. Bruni (2017). Masmūdi e sūssīa: le ‘confraternite’ femminili a Meknes (Marocco). Venezia : Fondazione Levi.
Masmūdi e sūssīa: le ‘confraternite’ femminili a Meknes (Marocco)
N. Staiti;BRUNI, SILVIA
2017
Abstract
Nico Staiti e Silvia Bruni propongono gli esiti della loro lunga e articolata indagine su diversi riti femminili, e sul ruolo dei suonatori e danzatori effeminati come officianti dei medesimi rituali, soprattutto nell’area di Meknes, una città del Marocco settentrionale. Insieme, rilevano una forte soggettività e progettualità femminile, probabile esito di remote matrici berbere ed ebraiche, ed effetti densi e stratificati di combinazioni sincretiche che attingono all’islam, al cristianesimo e a non pochi «culti animistici importati dall’Africa sub-sahariana e variamente rimodellati». Pure colgono la complessità delle diverse azioni condotte dalle confraternite locali, nella evocazione di molteplici entità sovrannaturali, i g ̆inn, e nella conduzione della possessione, di cui sono attori prevalenti gli adepti e i celebranti stessi dei culti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.