Da oltre quarant’anni mancava una messa a punto e una riflessione compiuta intorno agli studi sul socialismo anarchico e sul pensiero libertario in Italia. Un settore storiografico che ha conosciuto negli ultimi decenni uno sviluppo qualitativo e quantitativo di notevole rilievo. Per offrire una efficace mappa concettuale il libro è suddiviso in sette sezione tematiche, dedicate rispettivamente a: Interpretazioni; Biografie e generazioni; Insediamenti territoriali; Esilio e comunità all’estero; Ecologia e neo-anarchismo; Arte e letteratura; Strumenti, repertori e fonti. Il senso di questa articolazione rimanda alla natura dell’anarchismo che, dilatandosi nel tempo e nello spazio, mostra il suo carattere ideologicamente composito e socialmente diversificato, il quale richiede una complessità interpretativa e una polivalenza di definizione perché le categorie che si presentano allo studioso sono in alcuni casi problematiche e controverse. Il movimento anarchico si scompone secondo tempi diversi, segnati dal susseguirsi delle generazioni dei suoi militanti; si diversifica nello spazio per la particolarità del territorio dove si è insidiato; si internazionalizza mescolandosi con la realtà di molti paesi europei e americani; si trasforma culturalmente a causa della modernizzazione che investe, dopo la Seconda guerra mondiale, il mondo occidentale. Infine, questa sua intrinseca e complessiva, strutturale pluralità traccia la propria parabola storica, che passa dalla rivoluzione sociale di segno ottocentesco alle istanze ecologiste affermatesi tra la fine del Novecento e il Duemila, fino alle inquietudini esistenziali della riflessione post-classica degli ultimi anni.

L’anarchismo italiano. Storia e storiografia

Carlo De Maria
2016

Abstract

Da oltre quarant’anni mancava una messa a punto e una riflessione compiuta intorno agli studi sul socialismo anarchico e sul pensiero libertario in Italia. Un settore storiografico che ha conosciuto negli ultimi decenni uno sviluppo qualitativo e quantitativo di notevole rilievo. Per offrire una efficace mappa concettuale il libro è suddiviso in sette sezione tematiche, dedicate rispettivamente a: Interpretazioni; Biografie e generazioni; Insediamenti territoriali; Esilio e comunità all’estero; Ecologia e neo-anarchismo; Arte e letteratura; Strumenti, repertori e fonti. Il senso di questa articolazione rimanda alla natura dell’anarchismo che, dilatandosi nel tempo e nello spazio, mostra il suo carattere ideologicamente composito e socialmente diversificato, il quale richiede una complessità interpretativa e una polivalenza di definizione perché le categorie che si presentano allo studioso sono in alcuni casi problematiche e controverse. Il movimento anarchico si scompone secondo tempi diversi, segnati dal susseguirsi delle generazioni dei suoi militanti; si diversifica nello spazio per la particolarità del territorio dove si è insidiato; si internazionalizza mescolandosi con la realtà di molti paesi europei e americani; si trasforma culturalmente a causa della modernizzazione che investe, dopo la Seconda guerra mondiale, il mondo occidentale. Infine, questa sua intrinseca e complessiva, strutturale pluralità traccia la propria parabola storica, che passa dalla rivoluzione sociale di segno ottocentesco alle istanze ecologiste affermatesi tra la fine del Novecento e il Duemila, fino alle inquietudini esistenziali della riflessione post-classica degli ultimi anni.
2016
604
978-88-98490-39-4
Giampietro Berti; Carlo De Maria
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