Il contributo intende motivare l’esigenza di approfondire, all’interno del dibattito urbanistico, la riflessione sul tema dei centri storici “minori”. La numerosità dei centri di questo tipo (che ricoprono larga parte del territorio nazionale) giustifica, quasi di per sé, la necessità di dedicare attenzione a queste realtà, in quanto la comprensione della loro organizzazione spaziale e del loro funzionamento fornisce indicazioni per la realizzazione di nuovi spazi urbani a misura d’uomo. E’ quindi possibile realizzare metodologie investigative e di valutazione adeguate per il riconoscimento delle caratteristiche originali e delle prestazioni delle realtà minori, la rappresentazione integrata, quindi delle loro forme e dei loro valori; questo fatto consente di innovare in termini dei processi di conoscenza e di interpretazione propri della disciplina urbanistica. Un’ulteriore motivazione alla ricerca deriva dalla esigenza di tutela di un patrimonio urbano spesso in condizioni di criticità e di progressivo degrado che richiede, per essere contrastato e rimosso (o, almeno, significativamente attenuato), la finalizzazione di strategie di intervento mirate; infatti la scarsezza di risorse da un lato e la delicatezza dei tessuti urbani dall’altro, richiedono un impegno particolare della disciplina volto ad individuare le risorse che possono essere mobilitate e le modalità di un loro utilizzo compatibile con la tutela e la valorizzazione delle realtà minori. Inoltre, la mixitè nei centri minori delle attività e funzioni, interconnesse da percorsi caratterizzati da mobilità “lenta”, appare riproponibile, opportunamente rivisitata, nella costruzione di nuovi spazi urbani “sostenibili”. L’importanza di questa dimensione appare prioritaria in un momento in cui larga parte della riflessione della disciplina si dedica alla pianificazione/progettazione di città (o di frammenti di città) sostenibili.
Secondini P. (2008). Urbanistica e centri storici minori: il ritorno alle radici per costruire il futuro. FIRENZE : Alinea.
Urbanistica e centri storici minori: il ritorno alle radici per costruire il futuro
SECONDINI, PIERO
2008
Abstract
Il contributo intende motivare l’esigenza di approfondire, all’interno del dibattito urbanistico, la riflessione sul tema dei centri storici “minori”. La numerosità dei centri di questo tipo (che ricoprono larga parte del territorio nazionale) giustifica, quasi di per sé, la necessità di dedicare attenzione a queste realtà, in quanto la comprensione della loro organizzazione spaziale e del loro funzionamento fornisce indicazioni per la realizzazione di nuovi spazi urbani a misura d’uomo. E’ quindi possibile realizzare metodologie investigative e di valutazione adeguate per il riconoscimento delle caratteristiche originali e delle prestazioni delle realtà minori, la rappresentazione integrata, quindi delle loro forme e dei loro valori; questo fatto consente di innovare in termini dei processi di conoscenza e di interpretazione propri della disciplina urbanistica. Un’ulteriore motivazione alla ricerca deriva dalla esigenza di tutela di un patrimonio urbano spesso in condizioni di criticità e di progressivo degrado che richiede, per essere contrastato e rimosso (o, almeno, significativamente attenuato), la finalizzazione di strategie di intervento mirate; infatti la scarsezza di risorse da un lato e la delicatezza dei tessuti urbani dall’altro, richiedono un impegno particolare della disciplina volto ad individuare le risorse che possono essere mobilitate e le modalità di un loro utilizzo compatibile con la tutela e la valorizzazione delle realtà minori. Inoltre, la mixitè nei centri minori delle attività e funzioni, interconnesse da percorsi caratterizzati da mobilità “lenta”, appare riproponibile, opportunamente rivisitata, nella costruzione di nuovi spazi urbani “sostenibili”. L’importanza di questa dimensione appare prioritaria in un momento in cui larga parte della riflessione della disciplina si dedica alla pianificazione/progettazione di città (o di frammenti di città) sostenibili.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.