Il saggio si inserisce nel quadro dei lavori del seminario "Sistema periodico" offrendo una riflessione panoramica sul dibattito critico-letterario che attraversò l'Italia delle riviste nel secondo Novecento a partire dalla nota contrapposizione tra "il verri" e "Officina", ripensata e ridiscussa in questa occasione. Prosegue introducendo una tipologia analitico-descrittiva che delinea "Officina" come una rivista-evento e "il verri" come una rivista-matrice (da cui infatti discesero Grammatica, Malebolge, Tam Tam, Quindici e molte altre); "Quindici" e "Quaderni piacentini" come delle riviste-piazza, e giunge fino alla trasformazione di questo modello, ormai tramontato, in quello della rivista-libro da collezione, come nei casi di "Riga" e "Panta". Il saggio si affaccia anche sull'evoluzione mediale delle riviste, traghettate ormai sul web, come nel caso di "Alfabeta" che rinasce come "Alfabeta2", a fianco di molteplici vivaci lit-blog.
Weber Luigi (2018). Le riviste del secondo Novecento. Bologna : Pendragon.
Le riviste del secondo Novecento
Weber Luigi
2018
Abstract
Il saggio si inserisce nel quadro dei lavori del seminario "Sistema periodico" offrendo una riflessione panoramica sul dibattito critico-letterario che attraversò l'Italia delle riviste nel secondo Novecento a partire dalla nota contrapposizione tra "il verri" e "Officina", ripensata e ridiscussa in questa occasione. Prosegue introducendo una tipologia analitico-descrittiva che delinea "Officina" come una rivista-evento e "il verri" come una rivista-matrice (da cui infatti discesero Grammatica, Malebolge, Tam Tam, Quindici e molte altre); "Quindici" e "Quaderni piacentini" come delle riviste-piazza, e giunge fino alla trasformazione di questo modello, ormai tramontato, in quello della rivista-libro da collezione, come nei casi di "Riga" e "Panta". Il saggio si affaccia anche sull'evoluzione mediale delle riviste, traghettate ormai sul web, come nel caso di "Alfabeta" che rinasce come "Alfabeta2", a fianco di molteplici vivaci lit-blog.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.