La scelta del numero di sezioni trasversali da rilevare per la messa a punto di un modello idraulico è generalmente guidata da criteri di natura soggettiva. Il problema della definizione di quante e quali sezioni impiegare nell’implementazione del modello idraulico è stato fino ad oggi affrontato in maniera parziale e non esaustiva. Infatti, le poche indicazioni sulla risoluzione ottimale del rilievo topografico, riportate dalla letteratura scientifica, emergono prevalentemente da considerazioni basate sul buon senso, o su schematizzazioni concettuali approssimate. Lo studio si propone di affrontare tale problematica con un approccio numerico sperimentale reso possibile dalle moderne tecniche di rilievo topografico che consentono di ottenere una descrizione morfologica dell’alveo fluviale ad elevata risoluzione. L’analisi si concentra su due importanti corsi d’acqua europei per i quali sono disponibili rilievi topografici ad alta risoluzione di tipo laser scanning: un tratto di 55 km del Fiume Po, Italia settentrionale, ed un tratto di 16 km del Fiume Severn, Inghilterra centro-occidentale. Una volta analizzata l’applicabilità di una schematizzazione monodimensionale per la riproduzione del comportamento idraulico dei tratti fluviali indagati, l’indagine si propone di confrontare le indicazioni riportate in letteratura sulla risoluzione ottimale del rilievo topografico tradizionale con i risultati ottenuti attraverso una serie di esperimenti numerici.
Di Baldassarre G., Castellarin A., Brath A. (2008). Caratterizzazione ottimale della geometria dei corsi d’acqua naturali per lo studio della propagazione delle onde di piena. COSENZA : Nuova Editoriale BIOS.
Caratterizzazione ottimale della geometria dei corsi d’acqua naturali per lo studio della propagazione delle onde di piena
DI BALDASSARRE, GIULIANO;CASTELLARIN, ATTILIO;BRATH, ARMANDO
2008
Abstract
La scelta del numero di sezioni trasversali da rilevare per la messa a punto di un modello idraulico è generalmente guidata da criteri di natura soggettiva. Il problema della definizione di quante e quali sezioni impiegare nell’implementazione del modello idraulico è stato fino ad oggi affrontato in maniera parziale e non esaustiva. Infatti, le poche indicazioni sulla risoluzione ottimale del rilievo topografico, riportate dalla letteratura scientifica, emergono prevalentemente da considerazioni basate sul buon senso, o su schematizzazioni concettuali approssimate. Lo studio si propone di affrontare tale problematica con un approccio numerico sperimentale reso possibile dalle moderne tecniche di rilievo topografico che consentono di ottenere una descrizione morfologica dell’alveo fluviale ad elevata risoluzione. L’analisi si concentra su due importanti corsi d’acqua europei per i quali sono disponibili rilievi topografici ad alta risoluzione di tipo laser scanning: un tratto di 55 km del Fiume Po, Italia settentrionale, ed un tratto di 16 km del Fiume Severn, Inghilterra centro-occidentale. Una volta analizzata l’applicabilità di una schematizzazione monodimensionale per la riproduzione del comportamento idraulico dei tratti fluviali indagati, l’indagine si propone di confrontare le indicazioni riportate in letteratura sulla risoluzione ottimale del rilievo topografico tradizionale con i risultati ottenuti attraverso una serie di esperimenti numerici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.