Il volume raccoglie una selezione di lavori di Thierry Roze, architetto che vive e lavora a Parigi. Nell’insegnamento, nella ricerca e nella pratica di architetto-urbanista, Thierry Roze ha sviluppato una riflessione che ha privilegiato nel progetto la relazione con la città e la sua storia. La sua attuale ricerca si concentra sulla conservazione e trasformazione del patrimonio architettonico e urbano del XX secolo. È autore di numerose pubblicazioni sull'architettura moderna e le sue trasformazioni contemporanee. Nei suoi progetti è operata una lettura dell’esistente che diventa il palinsesto per nuove prefigurazioni spaziali che possano interpretare la realtà in cui, con discrezione e pacatezza, s’inseriscono. Le tracce evidenti, come quelle più nascoste, del vissuto personale o collettivo, diventano la sostanza su cui si alimenta il filo del percorso compositivo per instaurare, col sito, con le preesistenze e con il dibattito contemporaneo un proficuo dialogo, che è critica e affermazione di un principio al tempo stesso. La monografia è organizzata in quattro sezioni che ripercorrono i suoi principali temi di ricerca. La prima, intitolata La città e il monumento, intende analizzare, mediante alcuni progetti, il significato degli elementi primari nel corpo della città quali potenziali generatori di complesse altre dinamiche urbane. Il progetto è quindi inteso a stabilire un rapporto in divenire, in cui il monumento gioca il ruolo di catalizzatore e contiene già in sé una metafora della struttura urbana. Nella seconda sezione, Permanenza e mutazioni, i progetti presentati vogliono assumere l’impianto del palazzo parigino, organizzato tra corte e giardino, come guida per l’organizzazione dell’isolato, della distribuzione delle funzioni e della gerarchia degli spazi aperti. Attraverso un gioco di corrispondenze analogiche viene stabilita una relazione precisa tra l’architettura esistente e la sua nuova destinazione. Nella terza parte, Continuare la città, i lavori esposti prendono come riferimento la struttura urbana esistente e si basano sulla diversità dei tipi architettonici, continuando l’accumulazione delle stratificazioni precedenti. La quarta e ultima sezione, La modernità reinterpretata, riguarda progetti su edifici di architettura moderna realizzati tra gli anni Trenta e Cinquanta. Se tali proposte presentano delle specificità legate al particolare carattere del patrimonio del XX secolo, sul piano urbano, tecnico, estetico e concettuale, seguono gli stessi criteri affrontati negli altri lavori: in primo luogo, comprendere l’edificio o il sito nel suo carattere materiale e storico, quindi utilizzare questo carattere come guida per il progetto in un nuovo insieme di relazioni tra l’esistente e il nuovo. Anche qui è l’invenzione, come ricerca di soluzioni appropriate, che conferisce significato a questa dialettica tra esistente e nuovo.

Thierry Roze. L’esistente reinventato / L’existant réinventé / F.S. Fera. - STAMPA. - (2018), pp. 1-80.

Thierry Roze. L’esistente reinventato / L’existant réinventé

F. S. Fera
2018

Abstract

Il volume raccoglie una selezione di lavori di Thierry Roze, architetto che vive e lavora a Parigi. Nell’insegnamento, nella ricerca e nella pratica di architetto-urbanista, Thierry Roze ha sviluppato una riflessione che ha privilegiato nel progetto la relazione con la città e la sua storia. La sua attuale ricerca si concentra sulla conservazione e trasformazione del patrimonio architettonico e urbano del XX secolo. È autore di numerose pubblicazioni sull'architettura moderna e le sue trasformazioni contemporanee. Nei suoi progetti è operata una lettura dell’esistente che diventa il palinsesto per nuove prefigurazioni spaziali che possano interpretare la realtà in cui, con discrezione e pacatezza, s’inseriscono. Le tracce evidenti, come quelle più nascoste, del vissuto personale o collettivo, diventano la sostanza su cui si alimenta il filo del percorso compositivo per instaurare, col sito, con le preesistenze e con il dibattito contemporaneo un proficuo dialogo, che è critica e affermazione di un principio al tempo stesso. La monografia è organizzata in quattro sezioni che ripercorrono i suoi principali temi di ricerca. La prima, intitolata La città e il monumento, intende analizzare, mediante alcuni progetti, il significato degli elementi primari nel corpo della città quali potenziali generatori di complesse altre dinamiche urbane. Il progetto è quindi inteso a stabilire un rapporto in divenire, in cui il monumento gioca il ruolo di catalizzatore e contiene già in sé una metafora della struttura urbana. Nella seconda sezione, Permanenza e mutazioni, i progetti presentati vogliono assumere l’impianto del palazzo parigino, organizzato tra corte e giardino, come guida per l’organizzazione dell’isolato, della distribuzione delle funzioni e della gerarchia degli spazi aperti. Attraverso un gioco di corrispondenze analogiche viene stabilita una relazione precisa tra l’architettura esistente e la sua nuova destinazione. Nella terza parte, Continuare la città, i lavori esposti prendono come riferimento la struttura urbana esistente e si basano sulla diversità dei tipi architettonici, continuando l’accumulazione delle stratificazioni precedenti. La quarta e ultima sezione, La modernità reinterpretata, riguarda progetti su edifici di architettura moderna realizzati tra gli anni Trenta e Cinquanta. Se tali proposte presentano delle specificità legate al particolare carattere del patrimonio del XX secolo, sul piano urbano, tecnico, estetico e concettuale, seguono gli stessi criteri affrontati negli altri lavori: in primo luogo, comprendere l’edificio o il sito nel suo carattere materiale e storico, quindi utilizzare questo carattere come guida per il progetto in un nuovo insieme di relazioni tra l’esistente e il nuovo. Anche qui è l’invenzione, come ricerca di soluzioni appropriate, che conferisce significato a questa dialettica tra esistente e nuovo.
2018
80
9788894315912
Thierry Roze. L’esistente reinventato / L’existant réinventé / F.S. Fera. - STAMPA. - (2018), pp. 1-80.
F.S. Fera
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/633942
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