L’‘assenza’, spesso legata all’accezione di ‘morte’, ha costituito un terreno fertile per le sperimentazioni letterarie più estreme nella Russia del Ventesimo secolo. Diversi scrittori hanno cercato di creare una nuova tipologia di personaggio a partire dallo stato opposto dell’‘essere’, ovvero dal ‘non essere’. In questo studio l’autrice riflette sull’importanza del concetto di ‘assenza’, declinato anche nel senso di ‘vuoto’, ‘zero’, ‘indeterminatezza’, nella costruzione del personaggio, considerando tale caratteristica strutturale come un fondamentale trait d’union tra l’Avanguardia e la prosa degli anni Settanta. A ben vedere, ancora oggi la nozione di ‘assenza’ modella la produzione artistica e letteraria della Russia post-sovietica.
Levigati dall'assenza. La costruzione del personaggio nella prosa metafinzionale russo-sovietica
Irina Marchesini
2018
Abstract
L’‘assenza’, spesso legata all’accezione di ‘morte’, ha costituito un terreno fertile per le sperimentazioni letterarie più estreme nella Russia del Ventesimo secolo. Diversi scrittori hanno cercato di creare una nuova tipologia di personaggio a partire dallo stato opposto dell’‘essere’, ovvero dal ‘non essere’. In questo studio l’autrice riflette sull’importanza del concetto di ‘assenza’, declinato anche nel senso di ‘vuoto’, ‘zero’, ‘indeterminatezza’, nella costruzione del personaggio, considerando tale caratteristica strutturale come un fondamentale trait d’union tra l’Avanguardia e la prosa degli anni Settanta. A ben vedere, ancora oggi la nozione di ‘assenza’ modella la produzione artistica e letteraria della Russia post-sovietica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.