La natura prevalentemente funeraria dei ritrovamenti e la straordinaria ricchezza delle testimonianze archeologiche recuperate, frutto di scavi condotti principalmente tra gli ultimi decenni del XIX e i primi anni del XX secolo, rendono lo studio dei sepolcreti un campo d'indagine privilegiato per ricostruire i principali aspetti della Bologna etrusca. Ai nuclei di tombe messi in luce nella seconda metà dell'Ottocento da Antonio Zannoni nei terreni De Luca e Battistini, posti nell'area occidentale della città dove, a partire dall’epoca Villanoviana, si sviluppò uno dei principali poli funerari della Bologna etrusca, è dedicato questo lavoro: 125 sepolture inquadrabili nell'orizzonte cronologico e culturale della cosiddetta "fase Certosa", cioè tra il VI secolo a.C. e la progressiva occupazione gallica dell'Etruria padana, ora edite integralmente. Il volume, che inaugura la serie monografica Felsina, dedicata alla storia etrusca di questa città, offre dunque un'analisi completa di tali importanti contesti funerari, a partire dall'esame della documentazione manoscritta e dei materiali, la maggior parte dei quali finora inediti, fino ad una loro contestualizzazione topografica, storica e culturale nella Bologna di questa fase che si delinea così con maggiore chiarezza in tutta la sua complessità. I dati emersi dallo studio permettono infatti non solo di ricostruire i vari aspetti dell'organizzazione dello spazio e del rito funerario, ma anche di riflettere sull'articolazione sociale, le peculiarità culturali e ideologiche di questa comunità, offrendo al contempo un articolato quadro della produzione artigianale di questo periodo.
Giulia Morpurgo (2018). I sepolcreti etruschi di Bologna nei terreni De Luca e Battistini (fine VI - inizi IV secolo a.C.). Bologna : Bononia University Press.
I sepolcreti etruschi di Bologna nei terreni De Luca e Battistini (fine VI - inizi IV secolo a.C.)
Giulia Morpurgo
2018
Abstract
La natura prevalentemente funeraria dei ritrovamenti e la straordinaria ricchezza delle testimonianze archeologiche recuperate, frutto di scavi condotti principalmente tra gli ultimi decenni del XIX e i primi anni del XX secolo, rendono lo studio dei sepolcreti un campo d'indagine privilegiato per ricostruire i principali aspetti della Bologna etrusca. Ai nuclei di tombe messi in luce nella seconda metà dell'Ottocento da Antonio Zannoni nei terreni De Luca e Battistini, posti nell'area occidentale della città dove, a partire dall’epoca Villanoviana, si sviluppò uno dei principali poli funerari della Bologna etrusca, è dedicato questo lavoro: 125 sepolture inquadrabili nell'orizzonte cronologico e culturale della cosiddetta "fase Certosa", cioè tra il VI secolo a.C. e la progressiva occupazione gallica dell'Etruria padana, ora edite integralmente. Il volume, che inaugura la serie monografica Felsina, dedicata alla storia etrusca di questa città, offre dunque un'analisi completa di tali importanti contesti funerari, a partire dall'esame della documentazione manoscritta e dei materiali, la maggior parte dei quali finora inediti, fino ad una loro contestualizzazione topografica, storica e culturale nella Bologna di questa fase che si delinea così con maggiore chiarezza in tutta la sua complessità. I dati emersi dallo studio permettono infatti non solo di ricostruire i vari aspetti dell'organizzazione dello spazio e del rito funerario, ma anche di riflettere sull'articolazione sociale, le peculiarità culturali e ideologiche di questa comunità, offrendo al contempo un articolato quadro della produzione artigianale di questo periodo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.