Il problema di definire i caratteri connotativi delle culture popolari – ossia il concetto stesso di identità nazionale - risulta arduo anche alla luce delle più prudenti analisi socio-antropologiche. D’altra parte, anche lo studioso del fenomeno architettonico, in genere poco incline ad avventurarsi tra le insidie delle categorie succitate, non può non ravvisare, nel caso in oggetto, la sussistenza di analogie con fenomeni che hanno interessato, in fasi e momenti diversi, tutta la storia della cultura europea e percorrono, con bruciante attualità, gli eventi del quotidiano. Il tòpos della “ricerca delle origini” del gruppo etno-linguistico di appartenenza, accompagna sin dall'alba delle civiltà, il processo di transizione dei popoli da comunità tradizionali all’istituzione statuale. Il mondo epico narrato è nel contempo creazione della fantasia popolare e sede delle proiezioni collettive. La formazione di una coscienza comunitaria necessita che l’evento magico e leggendario individuale si disveli come destino comune. L’identificazione dei protagonisti dell’evento mitico è funzionale alla legittimazione del ruolo di guida e riferimento dell’intero gruppo etnico che essi, o i discendenti diretti, andranno a svolgere.[...] Anche nel campo strettamente disciplinare dell’architettura, l’istanza di riflessione sulle radici popolari e autoctone, sembra drammaticamente destinata al fallimento ed all’involuzione stilistica. Tali eventi, che emergono ciclicamente nella cultura occidentale, rappresentano una forma di risposta di ceti popolari e medi alla logica totalizzante della modernità rispetto ai fenomeni inquietanti della globalizzazione: ai modelli formali proposti dalla massiccia invasione della realtà virtuale, cui fanno riscontro le crescenti fortune del decostruttivismo internazionale, fa eco la riscossa dell’“architettura senza architetti”6.
ANDREINA MAAHSEN-MILAN (2007). Tradizione e modernità in Turchia: la costruzione di un'identità nazionale (1923-1938).. Trieste : EUT - Edizioni Università di Trieste.
Tradizione e modernità in Turchia: la costruzione di un'identità nazionale (1923-1938).
ANDREINA MAAHSEN-MILAN
2007
Abstract
Il problema di definire i caratteri connotativi delle culture popolari – ossia il concetto stesso di identità nazionale - risulta arduo anche alla luce delle più prudenti analisi socio-antropologiche. D’altra parte, anche lo studioso del fenomeno architettonico, in genere poco incline ad avventurarsi tra le insidie delle categorie succitate, non può non ravvisare, nel caso in oggetto, la sussistenza di analogie con fenomeni che hanno interessato, in fasi e momenti diversi, tutta la storia della cultura europea e percorrono, con bruciante attualità, gli eventi del quotidiano. Il tòpos della “ricerca delle origini” del gruppo etno-linguistico di appartenenza, accompagna sin dall'alba delle civiltà, il processo di transizione dei popoli da comunità tradizionali all’istituzione statuale. Il mondo epico narrato è nel contempo creazione della fantasia popolare e sede delle proiezioni collettive. La formazione di una coscienza comunitaria necessita che l’evento magico e leggendario individuale si disveli come destino comune. L’identificazione dei protagonisti dell’evento mitico è funzionale alla legittimazione del ruolo di guida e riferimento dell’intero gruppo etnico che essi, o i discendenti diretti, andranno a svolgere.[...] Anche nel campo strettamente disciplinare dell’architettura, l’istanza di riflessione sulle radici popolari e autoctone, sembra drammaticamente destinata al fallimento ed all’involuzione stilistica. Tali eventi, che emergono ciclicamente nella cultura occidentale, rappresentano una forma di risposta di ceti popolari e medi alla logica totalizzante della modernità rispetto ai fenomeni inquietanti della globalizzazione: ai modelli formali proposti dalla massiccia invasione della realtà virtuale, cui fanno riscontro le crescenti fortune del decostruttivismo internazionale, fa eco la riscossa dell’“architettura senza architetti”6.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.