Il rinnovamento dell’omiletica cattolica promosso dal Concilio di Trento rappresenta uno degli aspetti più significativi della risposta dottrinale e politica della Chiesa Romana alla dilagante minaccia protestante. Gli studi raccolti in questo volume affrontano le diverse forme in cui l’elaborazione di una nuova retorica militante al servizio della Chiesa controriformista prende corpo nelle opere e nell’attività di Francesco Panigarola, esplorando non solo i testi più noti e fortunati del predicatore, ma anche quelli meno conosciuti del controversista e del teologo, come le Lezioni calviniche pronunciate a Torino nel 1582 o le prediche recitate a Parigi nel 1590, durante la resistenza all’assedio di Enrico IV. In un’epoca in cui lo scontro religioso è anche un conflitto politico, la retorica diviene un’arma formidabile e, attraverso la difesa di un’eloquenza ricca e magniloquente, l’opera del Panigarola è volta a contrastare con ogni mezzo la “rozza semplicità” dell’“eresia” calvinista, come prova anche il trattato sul Modo di comporre una predica, molto noto nel Cinquecento, qui pubblicato in quanto testimonianza tra le più significative delle istanze politiche della retorica postridentina.
Fabio Giunta (2018). Un'eloquenza militante per la Controriforma. Francesco Panigarola tra politica e religione. Milano : FrancoAngeli.
Un'eloquenza militante per la Controriforma. Francesco Panigarola tra politica e religione
Fabio Giunta
2018
Abstract
Il rinnovamento dell’omiletica cattolica promosso dal Concilio di Trento rappresenta uno degli aspetti più significativi della risposta dottrinale e politica della Chiesa Romana alla dilagante minaccia protestante. Gli studi raccolti in questo volume affrontano le diverse forme in cui l’elaborazione di una nuova retorica militante al servizio della Chiesa controriformista prende corpo nelle opere e nell’attività di Francesco Panigarola, esplorando non solo i testi più noti e fortunati del predicatore, ma anche quelli meno conosciuti del controversista e del teologo, come le Lezioni calviniche pronunciate a Torino nel 1582 o le prediche recitate a Parigi nel 1590, durante la resistenza all’assedio di Enrico IV. In un’epoca in cui lo scontro religioso è anche un conflitto politico, la retorica diviene un’arma formidabile e, attraverso la difesa di un’eloquenza ricca e magniloquente, l’opera del Panigarola è volta a contrastare con ogni mezzo la “rozza semplicità” dell’“eresia” calvinista, come prova anche il trattato sul Modo di comporre una predica, molto noto nel Cinquecento, qui pubblicato in quanto testimonianza tra le più significative delle istanze politiche della retorica postridentina.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.