Nata nel primo dopoguerra per iniziativa di un gruppo di giovani studenti, la rivista "il Mulino" è all'origine di tutti i successivi sviluppi del gruppo, che hanno visto nascere le diverse istituzioni che fanno capo all'omonima Associazione di cultura e politica, a cominciare dalla Società editrice il Mulino. La rivista inizia le sue pubblicazioni a Bologna il 25 aprile 1951. Da allora al 25 giugno escono come "Quindicinale di informazione culturale e universitario", cinque numeri, formato giornale. Dal novembre di quello stesso anno, "il Mulino" esce come rivista vera e propria con periodicità mensile. Nel gennaio del 1959 la periodicità diviene bimestrale, per tornare mensile nel gennaio 1961 e infine di nuovo bimestrale nel gennaio 1970, periodicità che ha mantenuto sino a oggi. Il sottotitolo, che nel 1951 era "Rivista di attualità e di cultura", nel 1955 cambia definitivamente in "Rivista di cultura e di politica". Nel corso della sua esistenza la rivista ha potuto contare sul lavoro di moltissimi collaboratori e, ovviamente, all'impegno di tutti coloro che l'hanno diretta, hanno fatto parte del Comitato di direzione che, in alcuni periodi, è stato affiancato da un Comitato di redazione. Gli indici dei vari fascicoli, il profilo dei collaboratori, i temi trattati e la loro frequenza, la stessa periodicità della rivista che cambia nel corso del tempo rivelano la chiave di lettura della vita del "Mulino": rinnovamento nella continuità. Se da un lato, infatti, esiste un nucleo originario di "padri fondatori", la cui presenza negli organismi direttivi e fra i collaboratori è costante e assidua, dall'altro, in maniera particolare a partire dagli anni Settanta, si manifesta un ricambio fondamentale per la vitalità della rivista stessa. Allo stesso modo, con il passare del tempo e con il mutare dei problemi cambiano anche le tematiche che vengono affrontate e muta lo stesso taglio del discorso, l'impostazione dell'analisi. Nel corso degli anni, il tipo di riflessione che "il Mulino" avvia e approfondisce varia, e così, come detto, varia anche la sua periodicità. Dopo una prima fase nella quale l'intervento politico passa prevalentemente attraverso la riflessione culturale, la rivista, diventando nel 1961 a periodicità mensile, accentua l'intervento immediato e puntuale e il commento incisivo. Nel 1970 "il Mulino" si trasforma in bimestrale di analisi e documentazione e la sua impostazione propositiva viene circoscritta a favore della presentazione di testi caratterizzati da un maggior contenuto informativo e minori indicazioni operative, spesso collegati al dibattito politico corrente. Riflettendo sulle pubblicazioni, sulle prese di posizione, sulle ricerche che la rivista ha presentato e offerto e rileggendo alcuni contributi, ci si accorge che "il Mulino" ha fatto molta strada, ha esplorato numerosi sentieri, ha indicato vie e soluzioni; senza mai abbandonare le ispirazioni che la animarono alla sua nascita, si è via via confrontata con i problemi delle varie stagioni che ha attraversato. Ma la riflessione sul passato suggerisce che molta strada resta ancora da fare in un'impresa collettiva il cui senso non è mutato, pur nel costante e opportuno adeguamento ai tempi e alle necessità. Da qui l'impegno preso a partire dal 2009 di affiancare alla rivista a stampa un sito web. Fornire strumenti di analisi per la comprensione dei fenomeni che caratterizzano l'epoca in cui viviamo: è questo il compito che ha animato la rivista sin dalle sue origini e che continuerà a segnarla anche in futuro.

il Mulino. Rivista di cultura e di politica

Barra, Luca
In corso di stampa

Abstract

Nata nel primo dopoguerra per iniziativa di un gruppo di giovani studenti, la rivista "il Mulino" è all'origine di tutti i successivi sviluppi del gruppo, che hanno visto nascere le diverse istituzioni che fanno capo all'omonima Associazione di cultura e politica, a cominciare dalla Società editrice il Mulino. La rivista inizia le sue pubblicazioni a Bologna il 25 aprile 1951. Da allora al 25 giugno escono come "Quindicinale di informazione culturale e universitario", cinque numeri, formato giornale. Dal novembre di quello stesso anno, "il Mulino" esce come rivista vera e propria con periodicità mensile. Nel gennaio del 1959 la periodicità diviene bimestrale, per tornare mensile nel gennaio 1961 e infine di nuovo bimestrale nel gennaio 1970, periodicità che ha mantenuto sino a oggi. Il sottotitolo, che nel 1951 era "Rivista di attualità e di cultura", nel 1955 cambia definitivamente in "Rivista di cultura e di politica". Nel corso della sua esistenza la rivista ha potuto contare sul lavoro di moltissimi collaboratori e, ovviamente, all'impegno di tutti coloro che l'hanno diretta, hanno fatto parte del Comitato di direzione che, in alcuni periodi, è stato affiancato da un Comitato di redazione. Gli indici dei vari fascicoli, il profilo dei collaboratori, i temi trattati e la loro frequenza, la stessa periodicità della rivista che cambia nel corso del tempo rivelano la chiave di lettura della vita del "Mulino": rinnovamento nella continuità. Se da un lato, infatti, esiste un nucleo originario di "padri fondatori", la cui presenza negli organismi direttivi e fra i collaboratori è costante e assidua, dall'altro, in maniera particolare a partire dagli anni Settanta, si manifesta un ricambio fondamentale per la vitalità della rivista stessa. Allo stesso modo, con il passare del tempo e con il mutare dei problemi cambiano anche le tematiche che vengono affrontate e muta lo stesso taglio del discorso, l'impostazione dell'analisi. Nel corso degli anni, il tipo di riflessione che "il Mulino" avvia e approfondisce varia, e così, come detto, varia anche la sua periodicità. Dopo una prima fase nella quale l'intervento politico passa prevalentemente attraverso la riflessione culturale, la rivista, diventando nel 1961 a periodicità mensile, accentua l'intervento immediato e puntuale e il commento incisivo. Nel 1970 "il Mulino" si trasforma in bimestrale di analisi e documentazione e la sua impostazione propositiva viene circoscritta a favore della presentazione di testi caratterizzati da un maggior contenuto informativo e minori indicazioni operative, spesso collegati al dibattito politico corrente. Riflettendo sulle pubblicazioni, sulle prese di posizione, sulle ricerche che la rivista ha presentato e offerto e rileggendo alcuni contributi, ci si accorge che "il Mulino" ha fatto molta strada, ha esplorato numerosi sentieri, ha indicato vie e soluzioni; senza mai abbandonare le ispirazioni che la animarono alla sua nascita, si è via via confrontata con i problemi delle varie stagioni che ha attraversato. Ma la riflessione sul passato suggerisce che molta strada resta ancora da fare in un'impresa collettiva il cui senso non è mutato, pur nel costante e opportuno adeguamento ai tempi e alle necessità. Da qui l'impegno preso a partire dal 2009 di affiancare alla rivista a stampa un sito web. Fornire strumenti di analisi per la comprensione dei fenomeni che caratterizzano l'epoca in cui viviamo: è questo il compito che ha animato la rivista sin dalle sue origini e che continuerà a segnarla anche in futuro.
In corso di stampa
2018
Barra, Luca
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