A partire da un approccio storico e antropologico, il capitolo si propone di esplorare i fattori socio-culturali e strutturali che spingono numerosi giovani e bambini ad arruolarsi nelle formazioni armate attive nelle regioni orientali della Repubblica Democratica del Congo. Verranno analizzate sia le dinamiche sociali di lunga durata sia quelle attuali, con particolare attenzione alle rappresentazioni che i diversi attori sociali elaborano della guerra e che contribuiscono a perpetuare e riprodurre la violenza. Inoltre, saranno esaminati il significato e le funzioni delle credenze e delle pratiche magiche all’interno delle milizie, con l’obbiettivo di esplorare l’universo simbolico dei combattenti. Infine, sarà proposta un’analisi della autorappresentazione vittimistica che le varie comunità coinvolte nella guerra tendono a elaborare di se stesse, contribuendo in questo modo ad alimentare un clima di paranoia e di diffidenza che porta immancabilmente al disconoscimento reciproco.
Jourdan L. (2018). Marginalità giovanile e proliferazione delle milizie. Rappresentazioni e riproduzione della violenza nel Nord Kivu. Rende : Il Sileno.
Marginalità giovanile e proliferazione delle milizie. Rappresentazioni e riproduzione della violenza nel Nord Kivu
Jourdan L.
2018
Abstract
A partire da un approccio storico e antropologico, il capitolo si propone di esplorare i fattori socio-culturali e strutturali che spingono numerosi giovani e bambini ad arruolarsi nelle formazioni armate attive nelle regioni orientali della Repubblica Democratica del Congo. Verranno analizzate sia le dinamiche sociali di lunga durata sia quelle attuali, con particolare attenzione alle rappresentazioni che i diversi attori sociali elaborano della guerra e che contribuiscono a perpetuare e riprodurre la violenza. Inoltre, saranno esaminati il significato e le funzioni delle credenze e delle pratiche magiche all’interno delle milizie, con l’obbiettivo di esplorare l’universo simbolico dei combattenti. Infine, sarà proposta un’analisi della autorappresentazione vittimistica che le varie comunità coinvolte nella guerra tendono a elaborare di se stesse, contribuendo in questo modo ad alimentare un clima di paranoia e di diffidenza che porta immancabilmente al disconoscimento reciproco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.