L’argomento centrale di questo scritto è il seguente: se si adotta un’adeguata prospettiva storica, che consideri lo sviluppo del sistema di stati dalle sue origini moderne, si può constatare che nella teoria politica occidentale classica il fulcro della riflessione è stata la dimensione nazionale e non quella internazionale, quella interna e non quella esterna. Lo studio del sistema di stati, l’analisi della comunità internazionale, non ha suscitato analogo interesse a quello rivolto al sistema statale, alla comunità nazionale. Lo sviluppo delle unità politiche statali, una configurazione storica assunte dalla nazione1, ha implicato quello delle relazioni internazionali ma la loro comprensione è stata trattata dalla teoria politica classica come un corollario della comprensione delle relazioni internazionali. In questo fatto si può cogliere l’impatto intellettuale dello stato-nazione sulla teoria internazionale, ossia la teoria delle relazioni internazionali. Il focus della discussione teorica ha riguardato ogni aspetto politico e sociale della comunità nazionale nello stato. Nulla di paragonabile è accaduto per la comunità internazionale fuori dallo stato. Questioni cruciali della teoria politica come la natura della sovranità, i limiti del potere sovrano, la sovranità popolare non hanno corrispettivo nella teoria internazionale. Risalta, da questo punto di vista, l’attenzione stoL’aumento dell’interdipendenza mondiale e l’avvento di ciò che è volgarmente intesa come «età globale» ha certo segnato un mutamento di quantità, se non di qualità nella teoria internazionale e – ovviamente – oggi la situazione è ben diversa. Non va peraltro trascurato che nel 1919 fu avviata la prima cattedra d’una disciplina dedicata, appunto programmaticamente, allo studio sistematico delle relazioni internazionali anche nei suoi aspetti teoretici. La quale assunse, in modo emblematico, identica denominazione del proprio oggetto di studio2. Ciò convenuto non è tuttavia superfluo discernere la subordinazione intellettuale che ha riguardato lo studio teorico della vita internazionale rispetto a quella nazionale. Offrire un’analisi di questo fatto permette altresì di discutere la tesi principale di questo scritto: da questa subordinazione della teoria politica allo stato-nazione è derivata una fondamentale distorsione prospettica nella comprensione delle relazioni internazionali, l’analogia domestica.
Michele Chiaruzzi (2018). Comunità internazionale e analogia domestica. L’impatto dello stato-nazione sulla teoria internazionale. Cesena : Historica Edizioni.
Comunità internazionale e analogia domestica. L’impatto dello stato-nazione sulla teoria internazionale
Michele Chiaruzzi
2018
Abstract
L’argomento centrale di questo scritto è il seguente: se si adotta un’adeguata prospettiva storica, che consideri lo sviluppo del sistema di stati dalle sue origini moderne, si può constatare che nella teoria politica occidentale classica il fulcro della riflessione è stata la dimensione nazionale e non quella internazionale, quella interna e non quella esterna. Lo studio del sistema di stati, l’analisi della comunità internazionale, non ha suscitato analogo interesse a quello rivolto al sistema statale, alla comunità nazionale. Lo sviluppo delle unità politiche statali, una configurazione storica assunte dalla nazione1, ha implicato quello delle relazioni internazionali ma la loro comprensione è stata trattata dalla teoria politica classica come un corollario della comprensione delle relazioni internazionali. In questo fatto si può cogliere l’impatto intellettuale dello stato-nazione sulla teoria internazionale, ossia la teoria delle relazioni internazionali. Il focus della discussione teorica ha riguardato ogni aspetto politico e sociale della comunità nazionale nello stato. Nulla di paragonabile è accaduto per la comunità internazionale fuori dallo stato. Questioni cruciali della teoria politica come la natura della sovranità, i limiti del potere sovrano, la sovranità popolare non hanno corrispettivo nella teoria internazionale. Risalta, da questo punto di vista, l’attenzione stoL’aumento dell’interdipendenza mondiale e l’avvento di ciò che è volgarmente intesa come «età globale» ha certo segnato un mutamento di quantità, se non di qualità nella teoria internazionale e – ovviamente – oggi la situazione è ben diversa. Non va peraltro trascurato che nel 1919 fu avviata la prima cattedra d’una disciplina dedicata, appunto programmaticamente, allo studio sistematico delle relazioni internazionali anche nei suoi aspetti teoretici. La quale assunse, in modo emblematico, identica denominazione del proprio oggetto di studio2. Ciò convenuto non è tuttavia superfluo discernere la subordinazione intellettuale che ha riguardato lo studio teorico della vita internazionale rispetto a quella nazionale. Offrire un’analisi di questo fatto permette altresì di discutere la tesi principale di questo scritto: da questa subordinazione della teoria politica allo stato-nazione è derivata una fondamentale distorsione prospettica nella comprensione delle relazioni internazionali, l’analogia domestica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.