I pochi anni che ci portano ad oggi hanno visto un numero sempre crescente di iniziative ed eventi in cui è possibile conoscere i makers e i processi di produzione digitale da loro usati; chi non ha visto una stampante 3D all’opera nella vetrina di un negozio, al banco di una fiera o nel corner di uno spazio pubblico? Tra tutti, l’evento più importante e atteso è sicuramente l’annuale MakerFaire di Roma, nel 2013 la I°edizione, appuntamento di riferimento per tutti i makers europei. Ancora più impressionante è il parallelo proliferare di FabLab, i laboratori digitali dove i makers collaborano e innovano; in Italia nel momento in cui scrivo se ne contano 61 (anche se è probabile che siano più numerosi della mappatura che li rincorre). Ma come si spiega una tale rapida diffusione? La risposta è da cercare alla radice stessa della cultura maker.
Daniele Baratta (2017). I makers in Emilia Romagna. Bologna : Luca Sossella Editore.
I makers in Emilia Romagna
Daniele Baratta
2017
Abstract
I pochi anni che ci portano ad oggi hanno visto un numero sempre crescente di iniziative ed eventi in cui è possibile conoscere i makers e i processi di produzione digitale da loro usati; chi non ha visto una stampante 3D all’opera nella vetrina di un negozio, al banco di una fiera o nel corner di uno spazio pubblico? Tra tutti, l’evento più importante e atteso è sicuramente l’annuale MakerFaire di Roma, nel 2013 la I°edizione, appuntamento di riferimento per tutti i makers europei. Ancora più impressionante è il parallelo proliferare di FabLab, i laboratori digitali dove i makers collaborano e innovano; in Italia nel momento in cui scrivo se ne contano 61 (anche se è probabile che siano più numerosi della mappatura che li rincorre). Ma come si spiega una tale rapida diffusione? La risposta è da cercare alla radice stessa della cultura maker.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.