Dopo la fine della Guerra fredda, l’insorgenza e la controinsorgenza hanno caratterizzato in maniera crescente sia la politica internazionale sia quella interna. Operazioni come quelle in Somalia, Ruanda, ex Jugoslavia, Congo, sino ai casi dell’Afghanistan e dell’Iraq hanno contribuito a ridefinire la concezione di sicurezza, drenato una notevole quantità di risorse economiche e sociali e, talvolta, animato un acceso dibattito politico nelle democrazie occidentali. Di fronte alla persistenza di questi fenomeni, alla loro portata e all’attenzione suscitata dal tema della trasformazione della guerra, comprendere cosa siano l’insorgenza e la controinsorgenza, le loro origini e lo sviluppo teorico-dottrinario in ambito occidentale sono passaggi fondamentali nello studio della sicurezza, della sua evoluzione e delle minacce che parrebbero profilarsi nei suoi confronti. Il capitolo si apre con un’analisi dei concetti di insorgenza, guerra rivoluzionaria e guerra di popolo. Concentrandosi sui metodi operativi volti a conquistare il sostegno da parte della popolazione, la trattazione prosegue con lo studio delle scuole di controinsorgenza europee del XX secolo, in particolare quelle britannica e francese. In seguito, quindi, sarà istituito un nesso tra dottrine tradizionali e la recente esperienza americana in Afghanistan e Iraq attraverso l’analisi dei contributi di Steven Metz (direttore dello US Army War College Strategic Studies Institute) e dell’analista australiano David Kilcullen (consulente del generale David Petraeus nella pianificazione della surge irachena). Infine, il capitolo presenterà alcune considerazioni sugli eventuali elementi di continuità con il passato e le tendenze innovative riscontrabili nella controinsorgenza attuale.
Insorgenza e controinsorgenza / Valigi Marco; Beccaro Andrea. - STAMPA. - (2014), pp. 121-137.
Insorgenza e controinsorgenza
Valigi Marco;
2014
Abstract
Dopo la fine della Guerra fredda, l’insorgenza e la controinsorgenza hanno caratterizzato in maniera crescente sia la politica internazionale sia quella interna. Operazioni come quelle in Somalia, Ruanda, ex Jugoslavia, Congo, sino ai casi dell’Afghanistan e dell’Iraq hanno contribuito a ridefinire la concezione di sicurezza, drenato una notevole quantità di risorse economiche e sociali e, talvolta, animato un acceso dibattito politico nelle democrazie occidentali. Di fronte alla persistenza di questi fenomeni, alla loro portata e all’attenzione suscitata dal tema della trasformazione della guerra, comprendere cosa siano l’insorgenza e la controinsorgenza, le loro origini e lo sviluppo teorico-dottrinario in ambito occidentale sono passaggi fondamentali nello studio della sicurezza, della sua evoluzione e delle minacce che parrebbero profilarsi nei suoi confronti. Il capitolo si apre con un’analisi dei concetti di insorgenza, guerra rivoluzionaria e guerra di popolo. Concentrandosi sui metodi operativi volti a conquistare il sostegno da parte della popolazione, la trattazione prosegue con lo studio delle scuole di controinsorgenza europee del XX secolo, in particolare quelle britannica e francese. In seguito, quindi, sarà istituito un nesso tra dottrine tradizionali e la recente esperienza americana in Afghanistan e Iraq attraverso l’analisi dei contributi di Steven Metz (direttore dello US Army War College Strategic Studies Institute) e dell’analista australiano David Kilcullen (consulente del generale David Petraeus nella pianificazione della surge irachena). Infine, il capitolo presenterà alcune considerazioni sugli eventuali elementi di continuità con il passato e le tendenze innovative riscontrabili nella controinsorgenza attuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.