Anyone, anywhere, anytime e any device sono i termini che rappresentano al meglio le nuove possibilità offerte dalle soluzioni di mHealth in ambito sanitario, non soltanto ai professionisti ma anche, e in maniera significativa, ai pazienti. L'utilizzo delle App mobili, in particolar modo, consente a questi ultimi di mo-nitorare il proprio stato di salute ma permette altresì ai medici di assistere i propri pazienti a distanza, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, ovunque essi si trovino. Tali applicazioni hanno tutti i requisiti per essere utili nella elaborazione e nel trasferimento delle informazioni relative alla salute ma ad oggi mancano studi scientifici sui loro risultati e sulla soddisfazione degli utenti, spesso scettici circa l'utilizzo di applicazioni mobili per la gestione delle proprie informazioni sanita-rie. Tra le preoccupazioni principali vi sono quelle relative alla sicurezza dei dati clinici, che potrebbero essere oggetto di inopportune divulgazioni, e al loro trattamento. Esistono dubbi circa l'affidabilità di applicazioni che, per la maggior parte, non sono state discusse in letteratura né empiricamente testate, per poi essere immesse sul mercato senza alcun tipo di controllo da parte delle competenti autorità. Vi è chi teme le limitazioni intrinseche in ogni soluzione tecnologica (durata della batteria, presenza di virus e di interferenze elettromagnetiche, scarsa ampiezza dello schermo) nonché il possibile ampliamento del fenomeno del digital divide. Tutti rischi, questi, che fanno emergere il delicato tema della responsabilità, la cui complessità è acuita dalla molteplicità degli attori coinvolti (professionisti sanitari, sviluppatori delle applicazioni, provider dei servizi di rete) e dalle numerose fonti da cui può originarsi un danno al paziente (difetti del device, errori nella progettazione del software, errori di diagnosi, utilizzo non corretto del dispositivo).

Silvia Pari , Maria Livia Rizzo (2015). L'utilizzo di applicazioni di mHealth: rischi e responsabilità. Torino : Giappichelli.

L'utilizzo di applicazioni di mHealth: rischi e responsabilità

Silvia Pari;Maria Livia Rizzo
2015

Abstract

Anyone, anywhere, anytime e any device sono i termini che rappresentano al meglio le nuove possibilità offerte dalle soluzioni di mHealth in ambito sanitario, non soltanto ai professionisti ma anche, e in maniera significativa, ai pazienti. L'utilizzo delle App mobili, in particolar modo, consente a questi ultimi di mo-nitorare il proprio stato di salute ma permette altresì ai medici di assistere i propri pazienti a distanza, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, ovunque essi si trovino. Tali applicazioni hanno tutti i requisiti per essere utili nella elaborazione e nel trasferimento delle informazioni relative alla salute ma ad oggi mancano studi scientifici sui loro risultati e sulla soddisfazione degli utenti, spesso scettici circa l'utilizzo di applicazioni mobili per la gestione delle proprie informazioni sanita-rie. Tra le preoccupazioni principali vi sono quelle relative alla sicurezza dei dati clinici, che potrebbero essere oggetto di inopportune divulgazioni, e al loro trattamento. Esistono dubbi circa l'affidabilità di applicazioni che, per la maggior parte, non sono state discusse in letteratura né empiricamente testate, per poi essere immesse sul mercato senza alcun tipo di controllo da parte delle competenti autorità. Vi è chi teme le limitazioni intrinseche in ogni soluzione tecnologica (durata della batteria, presenza di virus e di interferenze elettromagnetiche, scarsa ampiezza dello schermo) nonché il possibile ampliamento del fenomeno del digital divide. Tutti rischi, questi, che fanno emergere il delicato tema della responsabilità, la cui complessità è acuita dalla molteplicità degli attori coinvolti (professionisti sanitari, sviluppatori delle applicazioni, provider dei servizi di rete) e dalle numerose fonti da cui può originarsi un danno al paziente (difetti del device, errori nella progettazione del software, errori di diagnosi, utilizzo non corretto del dispositivo).
2015
Strumenti, diritti, regole e nuove relazioni di cura. Il paziente europeo protagonista nell'eHealth
133
142
Silvia Pari , Maria Livia Rizzo (2015). L'utilizzo di applicazioni di mHealth: rischi e responsabilità. Torino : Giappichelli.
Silvia Pari ; Maria Livia Rizzo
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