Il contributo approfondisce l’interpretazione delle relazioni tra dinamiche urbane, demografiche ed economiche e fenomeni idrologici nella fascia costiera del territorio dei Bacini Romagnoli, a partire da due casi di studio ritenuti significativi, Cesenatico e Cervia, in quanto legati all’acqua indissolubilmente, sia per ciò che riguarda il mare e la risorsa che questo ha costituito per l’economia, che per quanto riguarda le dinamiche idrografiche del bacino in cui si collocano, che hanno contribuito a determinarne l’evoluzione urbana. L’ingressione marina e l’erosione della costa sono tra i problemi principali che interessano il litorale adriatico; si tratta di fenomeni che dipendono dalla dinamica del mare, ma che sono significativamente influenzati dall’uso che si è fatto in passato del territorio e delle sue risorse. Tra le cause principali delle problematiche idrauliche della fascia costiera si trova il forte sviluppo urbano legato al fenomeno del turismo che, anche nei casi di Cesenatico e di Cervia, ha portato ad una grande intensificazione dell’urbanizzato. Il forte aumento della popolazione e il consumo di suolo che ne è derivato non sono infatti stati contrastati dalle Amministrazioni, che anzi vedevano in questo fenomeno un’opportunità irrinunciabile; i primi strumenti urbanistici avevano così come primo obiettivo l’offerta di nuovi spazi al turismo emergente, senza tenere in grande considerazione le conseguenze idrauliche e paesaggistiche. E’ così che l’urbanizzazione, per quanto “ordinata” in schemi regolari e ripetitivi, non si è adeguata alle caratteristiche del territorio, ma ha seguito esigenze di carattere prevalentemente estetico e funzionale, senza tenere conto degli effetti sulle risorse idriche di un’edificazione diffusa. Solamente negli ultimi anni si è iniziato a ragionare sull’importanza della forma urbana in relazione ai fenomeni di rischio idrogeologico, il cui controllo rende necessario il coordinamento di interventi che attengono sia ai principi della cura che della prevenzione. Gli obiettivi di valorizzazione e tutela del paesaggio, mantenimento delle componenti naturali, decongestionamento delle zone urbanizzate e di difesa del suolo introdotti dalla legislazione regionale (Lr. 20/2000) hanno così cominciato ad essere recepiti e attuati dai piani comunali, che hanno la responsabilità di regolare direttamente le trasformazioni degli usi del suolo e di contrastare la riduzione della permeabilità dei suoli, attraverso l’applicazione del principio, introdotto dal Piano di Bacino, di “invarianza idraulica” alle trasformazioni urbanistiche. La complessità del rapporto tra insediamenti, risorsa idrica e territorio costiero, evidenzia l’importanza di una gestione unitaria e non parcellizzata del territorio, che eviti la generazione di nuove situazioni di rischio in seguito all’adozione di provvedimenti di protezione di singole porzioni del territorio, attraverso il coordinamento dei provvedimenti, indispensabile per la gestione sostenibile del territorio, da intendersi come ricerca di un equilibrato rapporto tra le risorse naturali e il loro uso.

Pressioni antropiche nei comuni costieri tra dinamiche del litorale e perdita di naturalità del reticolo idraulico. L’evoluzione urbana di Cesenatico e Cervia / Tondelli S.. - STAMPA. - (2008), pp. 189-225.

Pressioni antropiche nei comuni costieri tra dinamiche del litorale e perdita di naturalità del reticolo idraulico. L’evoluzione urbana di Cesenatico e Cervia

TONDELLI, SIMONA
2008

Abstract

Il contributo approfondisce l’interpretazione delle relazioni tra dinamiche urbane, demografiche ed economiche e fenomeni idrologici nella fascia costiera del territorio dei Bacini Romagnoli, a partire da due casi di studio ritenuti significativi, Cesenatico e Cervia, in quanto legati all’acqua indissolubilmente, sia per ciò che riguarda il mare e la risorsa che questo ha costituito per l’economia, che per quanto riguarda le dinamiche idrografiche del bacino in cui si collocano, che hanno contribuito a determinarne l’evoluzione urbana. L’ingressione marina e l’erosione della costa sono tra i problemi principali che interessano il litorale adriatico; si tratta di fenomeni che dipendono dalla dinamica del mare, ma che sono significativamente influenzati dall’uso che si è fatto in passato del territorio e delle sue risorse. Tra le cause principali delle problematiche idrauliche della fascia costiera si trova il forte sviluppo urbano legato al fenomeno del turismo che, anche nei casi di Cesenatico e di Cervia, ha portato ad una grande intensificazione dell’urbanizzato. Il forte aumento della popolazione e il consumo di suolo che ne è derivato non sono infatti stati contrastati dalle Amministrazioni, che anzi vedevano in questo fenomeno un’opportunità irrinunciabile; i primi strumenti urbanistici avevano così come primo obiettivo l’offerta di nuovi spazi al turismo emergente, senza tenere in grande considerazione le conseguenze idrauliche e paesaggistiche. E’ così che l’urbanizzazione, per quanto “ordinata” in schemi regolari e ripetitivi, non si è adeguata alle caratteristiche del territorio, ma ha seguito esigenze di carattere prevalentemente estetico e funzionale, senza tenere conto degli effetti sulle risorse idriche di un’edificazione diffusa. Solamente negli ultimi anni si è iniziato a ragionare sull’importanza della forma urbana in relazione ai fenomeni di rischio idrogeologico, il cui controllo rende necessario il coordinamento di interventi che attengono sia ai principi della cura che della prevenzione. Gli obiettivi di valorizzazione e tutela del paesaggio, mantenimento delle componenti naturali, decongestionamento delle zone urbanizzate e di difesa del suolo introdotti dalla legislazione regionale (Lr. 20/2000) hanno così cominciato ad essere recepiti e attuati dai piani comunali, che hanno la responsabilità di regolare direttamente le trasformazioni degli usi del suolo e di contrastare la riduzione della permeabilità dei suoli, attraverso l’applicazione del principio, introdotto dal Piano di Bacino, di “invarianza idraulica” alle trasformazioni urbanistiche. La complessità del rapporto tra insediamenti, risorsa idrica e territorio costiero, evidenzia l’importanza di una gestione unitaria e non parcellizzata del territorio, che eviti la generazione di nuove situazioni di rischio in seguito all’adozione di provvedimenti di protezione di singole porzioni del territorio, attraverso il coordinamento dei provvedimenti, indispensabile per la gestione sostenibile del territorio, da intendersi come ricerca di un equilibrato rapporto tra le risorse naturali e il loro uso.
2008
Reti idrografiche e strutture urbane.
189
225
Pressioni antropiche nei comuni costieri tra dinamiche del litorale e perdita di naturalità del reticolo idraulico. L’evoluzione urbana di Cesenatico e Cervia / Tondelli S.. - STAMPA. - (2008), pp. 189-225.
Tondelli S.
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