Il contributo propone una riflessione sulla delicata questione della conservazione degli archivi fotografici che oggi si stanno formando in ambiente digitale.Glli album digitali di famiglia corrono il rischio, tutt’altro che irrealistico, di andare perduti; se si considera che si tratta di un immenso patrimonio fotografico di notevole valore storico, artistico e culturale e che essi costituiscono una fonte privilegiata di informazioni per tutta una serie di settori (nella ricerca storica, demo-etno-antropologica, sociologica, politica, artistica, geografica, letteraria, solo per citarne alcuni) si comprende come l’eventualità della perdita degli archivi fotografici digitali di persona che si stanno formando nel nostro tempo avrebbe conseguenze estremamente negative per molteplici settori della ricerca. È necessario affrontare con urgenza il problema, partendo da uno studio serio e sistematico delle questioni di particolare complessità teorica e tecnica legate alle attività di formazione, gestione e conservazione di questo genere di archivi, mettendo in campo interventi di sensibilizzazione per aumentare il livello di consapevolezza su queste tematiche; individuando metodi, sistemi e strategie che siano nel contempo semplici ed efficaci e che siano utilizzabili non solo dagli specialisti del settore ma anche dalle persone comuni. Solo cercando di comprendere come il digitale possa influenzare le modalità di formazione e sedimentazione degli archivi fotografici ed arrivando a suggerire soluzioni concrete ed operative per assicurare la loro conservazione, potremo evitare che degli album di famiglia che vengono prodotti oggi non rimanga alcuna traccia e ci si incammini verso un digital dark age, il medioevo digitale che qualcuno ha già cominciato a prefigurare.

La fotografia nell’era digitale: riflessioni archivistiche sulla conservazione degli album fotografici di famiglia

Allegrezza, Stefano
2017

Abstract

Il contributo propone una riflessione sulla delicata questione della conservazione degli archivi fotografici che oggi si stanno formando in ambiente digitale.Glli album digitali di famiglia corrono il rischio, tutt’altro che irrealistico, di andare perduti; se si considera che si tratta di un immenso patrimonio fotografico di notevole valore storico, artistico e culturale e che essi costituiscono una fonte privilegiata di informazioni per tutta una serie di settori (nella ricerca storica, demo-etno-antropologica, sociologica, politica, artistica, geografica, letteraria, solo per citarne alcuni) si comprende come l’eventualità della perdita degli archivi fotografici digitali di persona che si stanno formando nel nostro tempo avrebbe conseguenze estremamente negative per molteplici settori della ricerca. È necessario affrontare con urgenza il problema, partendo da uno studio serio e sistematico delle questioni di particolare complessità teorica e tecnica legate alle attività di formazione, gestione e conservazione di questo genere di archivi, mettendo in campo interventi di sensibilizzazione per aumentare il livello di consapevolezza su queste tematiche; individuando metodi, sistemi e strategie che siano nel contempo semplici ed efficaci e che siano utilizzabili non solo dagli specialisti del settore ma anche dalle persone comuni. Solo cercando di comprendere come il digitale possa influenzare le modalità di formazione e sedimentazione degli archivi fotografici ed arrivando a suggerire soluzioni concrete ed operative per assicurare la loro conservazione, potremo evitare che degli album di famiglia che vengono prodotti oggi non rimanga alcuna traccia e ci si incammini verso un digital dark age, il medioevo digitale che qualcuno ha già cominciato a prefigurare.
2017
Album di famiglia. Fotografia in Friuli 1850-1950
34
43
Allegrezza, Stefano
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