IL CONTESTO INTERNAZIONALE ED EUROPEO. L'EMERSIONE DI UNA NOZIONE AMPIA DI CORRUZIONE. 1. Il contesto internazionale e lo sviluppo di una diversa nozione di corruzione. 2. Il contesto europeo ed il diritto ad una buona amministrazione nella Carta dei diritti fondamentali. 3. L'emersione di una nozione amministrativa di anticorruzione come punto di contatto tra principio di legalità e diritto ad una buona amministrazione. IL QUADRO DI RIFERIMENTO DEL SISTEMA DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI 1. Premessa. 2. L'introduzione della legge n. 190/2012: dalla repressione alla prevenzione dei fenomeni corruttivi. 3. La pianificazione del rischio e il ruolo del Responsabile della prevenzione della corruzione. 4. La figura del c.d. whistleblower e la sua tutela. 5. Il d.lgs. 39/2013 sulle inconferibilità e incompatibilità. 6. Il principio di trasparenza nel d.lgs n. 33/2013. L'APPLICAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE: LA PIANIFICAZIONE DELLE MISURE ANTICORRUZIONE 1. Il Piano Nazionale Anticorruzione. 2. I Piani di Prevenzione della corruzione delle amministrazioni pubbliche: contenuti e struttura. 3. Una nuova prospettiva: il risk management nelle misure di prevenzione della corruzione. 4. Le misure di prevenzione della corruzione e il loro inquadramento nella programmazione generale dell'Ente. 5. Trasparenza e accountability della pubblica amministrazione. IL PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE COME CODIFICAZIONE DELLA DISCREZIONALITA' DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 1. Le misure di prevenzione della corruzione e la prassi amministrativa. 2. La natura giuridica della prassi amministrativa. 3. Gli atti espressione di prassi: le circolari. 4. La prassi e la discrezionalità amministrativa: la prassi come manifestazione della discrezionalità amministrativa. 5. Segue: la prassi come autolimite dell'amministrazione. 6. La tutela dei terzi e il principio della concretezza dell'autolimite: la validità della prassi come fenomeno giuridico. 7. Il piano di prevenzione della corruzione come codificazione della discrezionalità della pubblica amministrazione. 8. Alcune considerazioni conclusive.
Daniele Senzani (2017). Misure anticorruzione e discrezionalità della pubblica amministrazione. Napoli : Editoriale Scientifica.
Misure anticorruzione e discrezionalità della pubblica amministrazione
Daniele Senzani
2017
Abstract
IL CONTESTO INTERNAZIONALE ED EUROPEO. L'EMERSIONE DI UNA NOZIONE AMPIA DI CORRUZIONE. 1. Il contesto internazionale e lo sviluppo di una diversa nozione di corruzione. 2. Il contesto europeo ed il diritto ad una buona amministrazione nella Carta dei diritti fondamentali. 3. L'emersione di una nozione amministrativa di anticorruzione come punto di contatto tra principio di legalità e diritto ad una buona amministrazione. IL QUADRO DI RIFERIMENTO DEL SISTEMA DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI 1. Premessa. 2. L'introduzione della legge n. 190/2012: dalla repressione alla prevenzione dei fenomeni corruttivi. 3. La pianificazione del rischio e il ruolo del Responsabile della prevenzione della corruzione. 4. La figura del c.d. whistleblower e la sua tutela. 5. Il d.lgs. 39/2013 sulle inconferibilità e incompatibilità. 6. Il principio di trasparenza nel d.lgs n. 33/2013. L'APPLICAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE: LA PIANIFICAZIONE DELLE MISURE ANTICORRUZIONE 1. Il Piano Nazionale Anticorruzione. 2. I Piani di Prevenzione della corruzione delle amministrazioni pubbliche: contenuti e struttura. 3. Una nuova prospettiva: il risk management nelle misure di prevenzione della corruzione. 4. Le misure di prevenzione della corruzione e il loro inquadramento nella programmazione generale dell'Ente. 5. Trasparenza e accountability della pubblica amministrazione. IL PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE COME CODIFICAZIONE DELLA DISCREZIONALITA' DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 1. Le misure di prevenzione della corruzione e la prassi amministrativa. 2. La natura giuridica della prassi amministrativa. 3. Gli atti espressione di prassi: le circolari. 4. La prassi e la discrezionalità amministrativa: la prassi come manifestazione della discrezionalità amministrativa. 5. Segue: la prassi come autolimite dell'amministrazione. 6. La tutela dei terzi e il principio della concretezza dell'autolimite: la validità della prassi come fenomeno giuridico. 7. Il piano di prevenzione della corruzione come codificazione della discrezionalità della pubblica amministrazione. 8. Alcune considerazioni conclusive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.