La "volpina mente" del tiranno. Su Machiavelli lettore di Dante e di Landino

Il saggio si propone di contribuire alla comprensione del ruolo svolto dal commento dantesco di Cristoforo Landino nella relazione che Machiavelli istituisce con l’opera di Dante; una relazione di cui le chiose di Landino vanno considerate parte integrante. Il capovolgimento ironico cui Machiavelli spesso sottopone i presupposti ideologici della poesia dantesca non ha esclusivamente per oggetto la Commedia in quanto tale, ma anche (e forse soprattutto) la Commedia interpretata da Landino come testo canonico di un tentativo di restaurazione dei valori tradizionali che è tipico della Firenze tardo-quattrocentesca, e che il pensiero di Machiavelli fa spesso oggetto di critica corrosiva. Il saggio riesamina in questa prospettiva la possibile relazione intertestuale fra le chiose dantesche di Landino e le immagini zoomorfe che dominano il capitolo XVIII del Principe (il centauro, il leone, la volpe).