Tra la fine del XVIII e i primi decenni del XIX secolo, nell’età delle rivoluzionei (politiche, economiche, culturali), la vita culturale e spirituale dell’Europa fu attraversata da trasformazioni storiche ed antropologiche essenziali. Nell’ambito della cultura e delle arti, il movimento che meglio di ogni altro si rivelò essere l’interprete più adeguato dello “spirito del tempo” fu - come è noto - il Romanticismo. Tale tendenza che auspicava, al contempo, il recupero della tradizione e una propria identità controcorrente dimostrò una particolare attenzione, da parte degli individui più sensibili, verso il sentimento della natura, la spontaneità delle emozioni, la passione amorosa, la nazioalità, l’eroismo, la libertà, la diversità. La ricostruzione globale messa a punto in questo volume, tramite le grandi aree nazionali del vecchio Continente, fa ben emergere (facendo tesoro, dal punto di vista dell’autore, sia delle ricerche della più illustre tradizione storiografica che dei recenti contributi critici) come, nell’età romantica, l’arte europea (attraverso le poetiche di artisti quali Goya, Friedrich, Géricault, Delacroix, Chassériau, Füssli, Blake, Constable, Turner, Fontanesi...) si sia manifestata secondo modalità plurali e perciò, di volta in volta, come naturalistica, storica, simbolica, mistica. Un’arte radicata , in modo profondo, nella civiltà filosofica, letteraria e musicale del tempo, le cui espressioni costituiscono uno degli archetipi fondamentali della creatività estetica dell’Occidente.
Alfredo De Paz (2010). Romanticismo. L’arte europea nell’età delle passioni. NAPOLI : Liguori.
Romanticismo. L’arte europea nell’età delle passioni
DE PAZ, ALFREDO
2010
Abstract
Tra la fine del XVIII e i primi decenni del XIX secolo, nell’età delle rivoluzionei (politiche, economiche, culturali), la vita culturale e spirituale dell’Europa fu attraversata da trasformazioni storiche ed antropologiche essenziali. Nell’ambito della cultura e delle arti, il movimento che meglio di ogni altro si rivelò essere l’interprete più adeguato dello “spirito del tempo” fu - come è noto - il Romanticismo. Tale tendenza che auspicava, al contempo, il recupero della tradizione e una propria identità controcorrente dimostrò una particolare attenzione, da parte degli individui più sensibili, verso il sentimento della natura, la spontaneità delle emozioni, la passione amorosa, la nazioalità, l’eroismo, la libertà, la diversità. La ricostruzione globale messa a punto in questo volume, tramite le grandi aree nazionali del vecchio Continente, fa ben emergere (facendo tesoro, dal punto di vista dell’autore, sia delle ricerche della più illustre tradizione storiografica che dei recenti contributi critici) come, nell’età romantica, l’arte europea (attraverso le poetiche di artisti quali Goya, Friedrich, Géricault, Delacroix, Chassériau, Füssli, Blake, Constable, Turner, Fontanesi...) si sia manifestata secondo modalità plurali e perciò, di volta in volta, come naturalistica, storica, simbolica, mistica. Un’arte radicata , in modo profondo, nella civiltà filosofica, letteraria e musicale del tempo, le cui espressioni costituiscono uno degli archetipi fondamentali della creatività estetica dell’Occidente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.